Alberi di Vigatto, sequestrata la casa di riposo “Le Querce”

2

Mancavano autorizzazioni e permessi, che avevano già portato i Nas a sequestrare alcuni documenti (RILEGGI: Vigatto, controlli dei Nas nella casa di riposo. Nessuna violenza, problemi di gestione), lo scorso ottobre.

Nei giorni scorsi, per la casa protetta “le Querce” di Alberi di Vigatto è scattato il sequestro. I dieci anziani ospiti sono stati spostati, dopo essere rimasti per un breve periodo nella struttura sequestrata, in altre case famiglia.

Inadempienze amministrative, appunto, ma – racconta la Gazzetta di Parma –  vi è anche l’ipotesi di abbandono di incapace e lesioni colpose: sotto inchiesta, l’ex responsabile della casa famiglia, un’OSS e il titolare dell’immobile nonché della struttura. Struttura che era gestita dalla cooperativa “La Quercia”, ora in liquidazione da alcune settimane.

Se per la parte documentale si tratterebbe solo di una sanzione amministrativa, più gravi le altre accuse mosse, legate alla morte di due anziani, una nel 2014 per emorragia cerebrale, un’altra per coma iperglicemico. Già in condizioni serie, secondo la Procura non sarebbero stati assistiti a dovere.

 

2 Commenti

  1. Cgil:”Uno spaccato inquietante”
    “La situazione della residenza di via Martinella conferma lo spaccato inquietante già emerso un anno fa sul mondo dell’assistenza privata agli anziani.

    In questo caso, pur non avendo ovviamente a disposizione notizie di reato, la categoria che segue i lavoratori di queste strutture già da alcuni anni aveva segnalato alle autorità competenti irregolarità nella gestione dei rapporti di lavoro e dei rapporti societari e sospetti sul numero e sulla tipologia degli anziani assistiti.

    L’auspicio delle organizzazioni sindacali, confederali, dei pensionati e dei lavoratori del settore, è ovviamente che venga fatta piena luce sulle responsabilità penali, ma, al di là del caso di specie, occorre anche che territorio e collettività facciano di più.

    È indispensabile giungere quanto prima alla definizione di una “white list” delle case famiglia in possesso dei necessari requisiti di trasparenza e competenza (un percorso già avviato da mesi col Comune di Parma e che speriamo giunga a compimento nelle prossime settimane) ed è altrettanto indispensabile il recupero di un forte governo e controllo pubblico di tutto il sistema dell’assistenza agli anziani, compresi i non autosufficienti in forma lieve.

    Non possiamo permetterci che la cura della vecchiaia e la limitazione dell’autonomia delle persone anziane diventino un business svincolato da regole, un mero rapporto commerciale, dove è inevitabile che prima o poi si annidino irregolarità, soprusi e, nei casi più estremi, reati: tutto questo è inaccettabile per i nostri anziani e per le loro famiglie, ma anche per i tanti operatori qualificati e competenti che operano nel settore e che, fortunatamente, sono la stragrande maggioranza”.

  2. la verità sulla morte di mia madre avvenuta presso la struttura la quercia non uscirà mai perché purtroppo qualcuno non vuol dire la verità di ciò che è accaduto quella notte del 25 luglio 2014 ma chi c’era e a visto non vuol parlare ma io so quel che è successo e anche qualcun’altra che sa ma purtroppo non vuol dire che quella caduta non è stata accidentale
    ma la colpa alla fine è solo mia in quel giorno del 14 luglio 2014 quando lo portata in quella struttura di merda e mai più avrei pensato che quel giorno portavo mia madre verso la morte

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here