Anche gli operatori ecologici non si fermano: “Senza un grazie continuiamo a tenere pulita la città”

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Luca, operatore ecologico, in questo periodo di emergenza non resta a casa. Il suo lavoro e quello dei suoi colleghi non si ferma. I cittadini continuano a vedersi ritirare i rifiuti e continuano ad avere una città pulita anche quando tutti, per la propria sicurezza, vorrebbero tutelarsi e stare a casa. Ma non tutti possono, chi svolge un servizio pubblico per la comunità continua a fare la sua parte, e tra questi, anche se sottovalutati, ci sono gli operatori ecologici.

“Volevo ringraziare medici infermieri e commessi dei supermercati – dichiara Luca Battistini che lavora per una cooperativa che si occupa del ritiro del residuo nei comuni della bassa parmense – che stanno lavorando per noi senza sosta e per questo li ringrazio davvero di cuore. Anche noi però lavoriamo tutti i giorni, ovviamente attrezzati con mascherine e guanti, ma non ci siamo fermati un momento in questo periodo difficile per tutti”.

“Dispiace vedere come siano tutti bravi a criticare di solito, – continua Luca – a dire che ci siamo dimenticati di ritirare, ma in questo momento, quando comunque noi continuiamo a lavorare per tenere pulita la città con la raccolta dei rifiuti, non ci ringrazia nessuno. Non pretendiamo molto, un semplice grazie. Se noi non fossimo operativi i cittadini si ritroverebbero in pochi giorni con montagne di rifiuti sotto casa”. Sembra una banalità, ma non la è.

“In questi giorni abbiamo notato più lavoro perché le persone stando a casa consumano di più. Tutti i dipendenti della mia cooperativa sono attivi e nessuno è voluto rimanere a casa. Siamo tutelati e non facciamo il lavoro di infermieri e medici, ma anche noi contribuiamo a fare andare avanti la città. Speriamo che passi alla svelta questo periodo per tutti. Noi operatori ecologici dobbiamo continuare a lavorare, voi fate la vostra parte, invece, restando a casa!”.

1 commento

  1. su questo argomento posso parlare in prima persona perche sono un operatore ecologico e ricordo bene quei giorni di gennaio 2020,noi presenti in strada in una citta ,parma in questo caso deserta.Per la prima volta ho visto il mio presidente preso dal ansia per tanti motivi,tra questi che i nostri soci diventavano sempre di piu quelli positivi al covid e a casa le mogli ci davano come irresponsabili e che mettevamo tutta la famiglia a rischio di infezioni covid.Ma noi eravamo consapevoli che se lasciavamo i rifiuti in strada da li a poco ci sarebbe stata un altra seria emergenza.Beh su questo devo fare un osservazione ,ci sono persone che lodano il nostro lavoro,ma mi dispiace dirlo tantissima gente non capisce l importanza del lavoro svolto e dei rischi che noi incontriamo tutti i giorni.Nel articolo leggo dipendenti di coop e non posso fare a meno di un osservazione,in tutta italia e anche a parma si sta facendo una lotta per avere il riconoscimento per tutti i ragazzi che lavorano per l ambiente di avere un unico ccnl che quello del ambiente si chiama fise e la differenza tra un contratto che applica la coop e quello del ambiente e enorme sia a livello contributtivo che normativo.Quindi faccio appello a tutte le figure che contano sul settore di mettere fine a questa enorme discriminazione e applicare uno solo Contratto cioe il FISE.Forse sono andato fuori tema ,ma per me resta un anomalia che va risolta.cardiali saluti parma

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