Sanità – “La solitudine dei malati in fila davanti al Cup”

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” oggi i malati sono soli davanti alle file dei CUP dove non trovano posto; quando arrivano finalmente davanti allo sportello e restano perplessi con il numero della coda in mano.

sono soli di fronte alle liste d’attesa e si dicono sgomenti e preoccupati  …che uno fa in tempo a morire prima di curarsi…
Sono soli davanti ai soldi che non hanno per pagare un’altra visita specialistica privata….”
Questo incipit era necessario per raccontare una delle tante vicende che vivono quotidianamente lavoratori , studenti e chiunque per motivi di lavoro o di studio non abbia la ” residenza ” all’interno dei confini regionali.
Si è lasciati soli quando davanti a richieste di esami o di visite , si vede non rispettato il codice di priorità deciso dal medico richiedente , oppure ogniqualvolta che per un colpo di fortuna si viene chiamati in anticipo rispetto la  data prefissata ( nel nostro caso fissata con mesi di ritardo in base alla prescrizione B ) perchè altri hanno disdetto l’appuntamento dopo essersi pagato la visita o l’esame privatamente ed accorgersi che la fortuna è molto effimera in quanto giunti presso l’ambulatorio per effettuare la prestazione richiesta , ci viene riferito che il CUP non ha avvisato nessuno dell’anticipo , che non vi hanno consegnato nulla in merito e che siete soli perchè le parole contano nulla.
La solitudine aumenta davanti alla operatrice dell’URP riceviamo chiarimenti  che di chiaro non hanno nulla , come sentirci dire che il “ nostro medico avrebbe dovuto contattare la struttura e presentare il caso e quindi stabilire se la priorità era corretta “
Evidentemente non bastano le disposizioni ministeriali , non basta quanto riportano i LEA ( la patologia in questo caso specifico è il diabete , ma potrebbe trattarsi di un’ altra patologia grave e/o debilitante ).
Lo sgomento e la sfiducia nel sistema sanitario non è più salda e certa , almeno qui a Parma.

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