L’invito – “Caro Governatore, vegli sull’operato di Donini”

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Lettera firmata 

“Caro Governatore Stefano Bonaccini, siamo alcune persone che hanno donato soldi all’Ospedale di Parma perché fossero utilizzati nel modo migliore contro la pandemia COVID.

Siamo rimasti colpiti dalla lettera su “la Repubblica” e dai commenti sulla stessa pubblicati in ParmaPress24, e stiamo prendendo notizie su quanto è accaduto e sta accadendo durante l’incredibile ventennio della sanità a Parma gestita dal Dott. Massimo Fabi, come ci dicono soprannominato lo sceriffo, forse per il suo piglio decisionista associato a qualcosa di poco coltivato, un decisionismo da far west potremmo definirlo, anche questo insolito per persone che occupino posizioni rilevanti nella regione o, in generale, nella Repubblica.

Ci viene riferito che l’assessore alla Sanità della Giunta da Lei presieduta, il Dott. Raffaele Donini, abbia un rapporto privilegiato con Massimo Fabi, alcuni dicono, per usare una espressione diretta, sia un suo uomo. Se questo sia vero non lo sappiamo; sappiamo che l’assessore capita spesso a Parma in visita, soprattutto da quando si sono inasprite le contestazioni di personale e sindacati nei confronti dello sceriffo.

Il Dott. Donini occupava già il posto, nella Sua precedente giunta, di assessore ai “Trasporti, Reti di infrastrutture materiali e immateriali. Programmazione territoriale e digitale“.  Una posizione che permette rapporti e interconnessioni varie con aziende e con il mondo produttivo ma certo meno importante dell’attuale se si consideri quanto pesi sul bilancio economico della regione la sanità.

Siamo stati informati che il Dott. Donini non ha dimenticato di mantenere rapporti con aziende la cui finalità è il profitto. Con sorpresa ci è stato fatto notare che, in una intervista alla “Gazzetta di Parma” del 28 maggio 2020, l’assessore alla Sanità ha dichiarato che, ad oggi, il sistema sanitario regionale ha potenziato un sistema diagnostico di una particolare ditta senza fare alcun cenno sulla esistenza di motivi di urgenza, su eventuali gare e se la scelta di una certa ditta invece di altre fosse stata o meno a sua totalediscrezione. E’ accettabile, come si comprende purtroppo dalle parole dell’assessore, che un “sistema sanitario regionale” scelga di potenziare una propria ditta di riferimento in modo unilaterale quando, per le stesse prestazioni, vi sono altre ditte già in precedenza sceltenelle stesse aziende, per di più sulla base di gare? Vi sono stati e vi sono complicità in affari? Il Dott. Donini, fra le aziende che hanno usufruito di queste strumentazioni, ha citato Pievesestina (Cesena), Bologna (Sant’Orsola) e Parma.

Per quanto riguarda Parma, ci dicono , i motivi di urgenza per l’acquisto di tali apparecchiature senza regolare gara non esistevano in quanto già presenti da tempo, utilizzabili e perfettamente funzionanti nella Azienda Ospedaliero-Universitaria, non della stessa ditta potenziata dal sistema sanitario regionale, ma di altre ditte acquistate con regolare gara competitiva . L’esborso di soldi pubblici, provenientianche dalle nostre donazioni, è stato molto elevato. E’ molto probabile che notizia di questi fatti, di cui tutti in città parlano, sia giunta anche alla Procura della Repubblica con le conseguenze che si possono immaginare.

Caro Governatore, sorvegli meglio ciò che il Suo assessore e lo sceriffo fanno, potrebbe avere delle sorprese per colpa loro! Personalmente ci sentiamo molto addolorati e sconcertati che risorse economiche da noi devolute con sacrificio possano essere state usate non per la loro finalità di combattere la pandemia ma per finalità economico-speculative a vantaggio di qualcuno. Ci auguriamo che la Procura della Repubblica faccia rapidamente luce su questi fatti”.

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