Cispadana: Bonaccini convoca gli enti locali: “Possibili cantieri a fine 2025”

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L’autostrada Cispadana resta in cima all’agenda politica regionale. Lo è ormai da decenni, ma negli ultimi mesi si sono susseguiti una serie di incontri istituzionale che paiono aver accelerato il percorso. Tuttavia, vale sempre la pena precisarlo, non c’è ancora nulla di certo e definitivo. Ma in viale Aldo Moro la volontà politica di realizzare l’opera è più viva che mai.

Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha firmato il decreto che dà il via libera a una “nuova conferenza preliminare al perfezionamento dell’Accordo di Programma in variante alla pianificazione territoriale ed urbanistica”. In base a questo documento, entro i primi dieci giorni di maggio è prevista la convocazione della conferenza, cui prenderanno parte le quattro Province coinvolte nella realizzazione dell’opera (Parma, Reggio Emilia, Modena e Ferrara), i Comuni attraversati dall’autostrada (Reggiolo e Rolo in provincia di Reggio Emilia; Novi, Concordia, San Possidonio, Mirandola, Medolla, San Felice sul Panaro e Finale Emilia in provincia di Modena; Cento, Terre del Reno, Poggio Renatico e Ferrara in provincia di Ferrara) e quelli interessati dalle strade di adduzione che dovranno dare l’assenso sul progetto definitivo dell’opera.

A questa conferenza, seguirà nell’autunno una conferenza dei servizi dal taglio più operativo, che sarà chiamata ad acquisire i pareri necessari, i consensi e gli atti di assenso degli altri Enti a vario titolo interessati, come ad esempio i gestori dei servizi interferiti. Ad oggi si prevede un investimento di 1,7 miliardi di euro in project financing: la società che realizzerà l’infrastruttura recupererà gli investimenti fatti attraverso la sua gestione e gli incassi ad essa collegati.

“Ci avviamo finalmente verso l’approvazione del progetto definitivo di un’opera fondamentale per il nostro territorio, su cui la Regione è impegnata da molto tempo- affermano il presidente, Stefano Bonaccini, e l’assessore a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità, Andrea Corsini-. Questa autostrada servirà ai distretti produttivi della bassa pianura padana fortemente votati all’esportazione, che necessitano di collegamenti verso il resto del Paese e l’Europa. Ma è indispensabile anche per spostare il traffico pesante dai centri urbani. I tempi lunghi della burocrazia non ci hanno fatto desistere da un impegno preso con i cittadini: oggi ci sono le condizioni perché si arrivi all’approvazione del progetto definitivo entro i primi mesi del 2025 e all’inizio dei lavori entro lo stesso anno”.

L’autostrada Cispadana

L’infrastruttura collegherà il casello Reggiolo-Rolo dell’A22 alla barriera di Ferrara Sud sull’A13. Il tracciato, di circa 65,7 chilometri, nasce per rispondere alla domanda di mobilità dell’area nordorientale dell’Emilia-Romagna. Il progetto prevede collegamenti al sistema autostradale che risolveranno alcune criticità nella viabilità dei 13 comuni direttamente interessati dall’intervento, oltre a quelli su cui saranno realizzate alcune strade di adduzione alla nuova autostrada.

L’iter, partito nel 2012, ha ottenuto il via libera nel 2017 da parte del ministero della Transizione Ecologica, sulla Valutazione di impatto ambientale (Via) avviata dalla società concessionaria ARC (Autostrada Regionale Cispadana). Nel 2021 l’Osservatorio ambientale ha confermato che il progetto definitivo recepisce le prescrizioni ambientali dettate dal decreto ministeriale e la società concessionaria ha quindi chiesto e ottenuto una proroga della valutazione ambientale fino al 2027.

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