Insigne – Scavone – Corapi: il Parma batte la Pro Vercelli 3-0

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Due partite in una. Questo è stata Parma – Pro Vercelli. La prima, finisce al 53esimo: una modestissima avversaria che si è limitata fino a li a difendere in 11, perdere tempo e prendere falli, si trova in 10, espulsione di Konatè, e sotto di un gol per la punizione successiva di Insigne deviata dalla barriera.

Il muro di burro si scioglie, e il Parma si prende la propria favola. Raddoppia, potrebbe farne cinuqe, insiste. Entra Ciccio Corapi, idolo della Nord, simbolo con Lucarelli della rinascita, calcia e prende l’angolino.

“Io e te come nelle favole”…e il Parma torna in vetta, dove gancia il Bari, che giocherà domani, in attesa del Palermo, che gioca alle 18.

LA PARTITA – “Ciao Piccio guarda che spettacolo”: così la Nord ricorda ancora, tra fumogeni gialloblù e un mazzo di fiori deposto da capitan Lucarelli sotto la Nord, Gian Maria Piccinini, il fonico del Regio tifosissimo ducale che una malattia si è portato in cielo prima di aver realizzato il grande sogno di rivedere il Parma in Serie A.

D’Aversa recupera Frattali, conferma i “soliti quattro” in difesa, in mezzo sceglie Munari e Scavone a difesa di Scozzarella, in attacco è Baraye il falso nueve con Insigne e Di Gaudio.

Parte subito forte il Parma: al quarto è Scozzarella a provarci dai 25 metri, il tiro, smorzato da un difensore, è preda di Marcone.  Tre minuti dopo ancora Parma, Insigne calcia una punizione da posizione interessante, Marcone vola e dice no.

All’undicesimo ancora ducali, in maglia bianca con croce nera, in avanti: Insiegne ruba palla e salta Bergamelli, si accentra ma il rasoterra è fuori di non molto.

I ritmi sono blandi, la partita, praticamente a senso unico, vive di lampi ducali e ampi momenti in cui gli uomini di Grassadonia tengono palla, facendo melina, per spezzare il ritmo.

Al sedicesimo ci prova Scavone da fuori, dopo una percussione interessante di Di Gaudio, tiro sbilenco e decisamente innocuo, stessa cosa si può dire del sinistro di Gagliolo servito da Baraye. Al 25esimo bella triangolazione Insigne – Di Gaudio – Insigne dopo una sgroppata dello scugnizzo, Marcone c’è.

Quattro minuti dopo fa tutto Di Gaudio: palla sull’esterno della rete. Al 35esimo palla interessante per Scavone sull’asse Baraye – Insigne: il centrocampista, a due passi da Marcone, disturbato, manca l’aggancio.

Al 40esimo il Parma chiede un rigore: su cross di Di Gaudio Ghiglione intercetta di mano, il fallo è involontario ma il braccio staccato dal corpo. Per Martinelli si può continuare, e sono i piemontesi a trovare il gol, annullato per un offside (dubbio) di Mammarella.

Il Parma chiude il primo tempo come l’aveva iniziato: in attacco, Di Gaudio la mette in mezzo, Insigne spizza ma non trova la porta. E finisce la prima frazione, col Parma che non ha trovato il varco per bucare una squadra che una sola strategia: undici dietro la linea della palla, ritmi blandi, buttarsi a terra quando perdono la palla.

RIPRESA – Formazioni in campo a 22 invariati mentre sul Tardini versione inverno scende il gelo e si scaldano, a rotazione, Nocciolini e Frediani, Dezi e Siligardi. La svolta arriva al 53esimo: Baraye a centrocampo va via a Konatè che iin ritardo gli frana addosso da dietro, a pochi passi dall’area. Cartellino rosso e punizione, che Insigne trasforma con la complicità di una deviazione della barriera. 

Pro Vercelli in dieci e sotto di un gol: saltano gli schemi e i nervi, volano i falli. Al 57esimo Di Gaudio serve Baraye che subisce fallo ma spizza il giusto per favorire Scavone che si avventa sul pallone, rapace, e raddoppia

Al 60esimo Scavone potrebbe trovare la doppietta, tre minuti dopo servizio di Insigne per Di Gaudio che stavolta controlla male. Il Parma potrebbe dilagare, ma rischia di regalare il gol della bandiera: al 63esimo Frattali prima, Lucarelli sulla linea poi, e ancora Frattali, dicono no a Morra.

Il tempo scorre scandito dai cambi, in campo succede pochissimo. Ci prova Baraye, chiuso da tre difensori: Marcone para. C’è gloria anche per Scaglia e Corapi: otto minuti per l’esterno, che si piazza a sinistra al posto di Mazzocchi facendo scalare la difesa (Iacoponi a destra, Gagliolo passa al centro con Lucarelli), cinque per Ciccio accolto da un boato del Tardini. 

Scende il buio, e il Parma pare non voler infierire, con tanta melina in mezzo. Allo scoccare del novantesimo arriva al rete che fa alzare tutto lo stadio: su una ballonzola vagante Corapi prende la mira e calcia nel sette, palombella all’angolino e gol. Lo stadio esplode di gioia, di nuovo, come in una favola. E lui corre sotto alla Nord, si fa il campo in un fiato e abbraccia virtualmente quell’angolo di tifo che gli ha rubato il cuore donandogli il proprio, poi guarda al cielo, al “Piccio”.

E la chiudiamo così, perchè un finale migliore, proprio non potremmo scriverlo. No, non saprebbe scriverlo nemmeno Vasco, col suo “io e te come nelle favole” che bagna gli applausi quando i ducali escono dal campo.

TABELLINO

Parma – Pro Vercelli 3-0

Marcatori: 55′ Insigne, 57′ Scavone, 90′ Corapi (P)

PARMA – Frattali, Mazzocchi (dal 82′ Scaglia), Iacoponi, Lucarelli, Gagliolo, Munari, Scozzarella (dal 85′ Corapi), Scavone, Insigna, Baraye, Di Gaudio (dal 65′ Frediani). A disp: Nardi, Dini, Corapi, Scaglia, Ramos,  Barillà, Nocciolini, Germoni, Siligardi, Sierralta, Dezi. All: D’Aversa

PRO VERCELLI – Marcone, Mammarella, Vives, Raicevic (dal 77′ Della Morte), Altobelli, Morra (dal 69′ Polidori), Castiglia, Konatè, Bifulco (dal 57′ Bruno), Ghiglione, Bergamelli. A disp: Nobile, Berra, Rocca, Vajushi, Barlocco, Gilardi, Pugliese, Grossi, Germano. All:Grassadonia

Arbitro: Martinelli

Ammoniti: Castiglia, Bruno (PV), Lucarelli (P)

Espulsi: 53′ Konatè (PV)

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