Un’ambulanza alla memoria di “Corradone”

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Sabato presso la sede dell’Assistenza Pubblica di Parma, in Viale Gorizia, è stata inaugurata la nuova automedica, la Papa 30, dedicata alla memoria di Corrado Marvasi, chiamato da tutti “Corradone”, un uomo dall’innato spirito di solidarietà, promotore di molte iniziative benefiche, scomparso lo scorso anno.

Il mezzo è frutto di una raccolta fondi, realizzata grazie al contributo di semplici cittadini, associazioni e aziende parmigiane, promossa dal Circolo Aquila Longhi, di cui Marvasi è stato a lungo Presidente, dai Promotori del Fondo “Viva sempre la solidarietà” Luigi Calzone, Lorenzo Sartorio e Lions Club Bardi Val Ceno, in collaborazione con Fondazione Munus, che hanno voluto ricordare l’imprenditore parmigiano sostenendo l’Assistenza Pubblica di Parma nell’acquisto di questo fondamentale mezzo di soccorso.

«E’ veramente emozionante – ha dichiarato Maurizio De Vitis, Presidente Assistenza Pubblica Parma – vedere tutte queste persone riunite oggi per commemorare Corrado, un caro amico della Pubblica. Era un uomo profondamente impegnato nel sociale, che portava avanti molti progetti solidali in prima persona. Tantissimi cittadini lo ricordano e gli vogliono bene, e in questo modo mantengono viva la sua anima. Un sentito grazie a tutti coloro che si sono adoperati per l’acquisto di questa importantissima automedica, che ci permetterà di garantire un servizio di qualità, portando per le strade della città il nome di Corrado. Questo veicolo è dedicato a lui, alla sua memoria, per ricordarlo nel modo più bello, come sicuramente anche lui avrebbe voluto. Grazie a tutti!».

«Sono molto emozionata e commossa – ha affermato Romana Marvasi, moglie di Corrado Marvasi -, è davvero un momento significativo. Oggi lo ricordiamo nel modo che lo avrebbe reso più fiero. Lui era questo: portava avanti tante iniziative per il bene del prossimo. Non so esprimere quanto siamo grati e orgogliosi. Ringrazio tutti profondamente».

« Ringrazio – ha detto Walter Marvasi, figlio di Corrado Marvasi – a nome di tutta la mia famiglia, tutti voi, tutte le persone che si sono messe in gioco e che hanno contribuito all’acquisto di questo mezzo. Sono felice di ricordarlo così. Ovviamente, oltre al ricordo c’è anche la malinconia, perché ci manca infinitamente. Era un uomo che, attraverso le sue iniziative solidali, coinvolgeva tutti. Ci manca e sentiamo forte la sua assenza, ci manca tutto ciò che era e che faceva. Grazie davvero di cuore!».

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