Furti in negozio con rimozione seriale dell’antitaccheggio: arrestati tre rumeni

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Portavano al seguito un sistema magnetico che serviva a rimuovere il sistema anti-taccheggio, così da rendere inutile il sistema di allarme posto all’ingresso dei negozi. Tre persone arrestate con l’accusa di furto aggravato.

La vigilanza di un’area commerciale della città fidentina, ha chiamato il 112 non appena ha intuito, che tre uomini verosimilmente dell’est Europa, in ragione del loro comportamento, stessero tentando di rubare merce in vari negozi.

Mentre la centrale dei Carabinieri di Fidenza inviava due pattuglie della locale Stazione, i tre hanno continuato a entrare e uscire da diversi negozi, operando da soli o in coppie alternate, apparentemente senza comprare nulla. 

Quando i tre, dopo almeno due ore di attività, sono tornati al parcheggio dove avevano lasciato la macchina, nel frattempo individuata grazie alle telecamere di sorveglianza, hanno trovato i Carabinieri ad aspettarli. 

Il sospetto delle guardie giurate era fondato, tanto che, grazie alla perquisizione personale e veicolare, è stato possibile rinvenire merce griffata rubata, per il valore di circa € 2.000,00, tutta priva dei dispositivi anti-furto. I Carabinieri, fatto l’inventario della refurtiva, hanno provveduto immediatamente a restituirla agli aventi diritto.

I tre uomini, uno in particolare con diversi precedenti specifici alle spalle, domiciliati fuori regione, si sono mostrati da subito poco collaborativi. Inizialmente hanno addirittura cercato di negare di conoscersi, ma le immagini della videosorveglianza hanno dimostrato con chiarezza che erano arrivati assieme, a bordo della stessa macchina. 

Condotti in caserma, i Carabinieri li hanno dichiarati in arresto con l’accusa di concorso in furto aggravato (dall’utilizzo del sistema magnetico di rimozione del meccanismo anti-taccheggio).

Al termine delle operazioni di foto-segnalamento e di notifica degli atti garantiti, i 3 uomini, un 26enne, un 28 enne e un 19enne, hanno trascorso la notte in cella in attesa del giudizio di convalida davanti ai giudici di Parma. 

Il giudice, dopo aver convalidato gli arresti, ha disposto il divieto di dimora nella provincia di Parma per il reo con precedenti, invece gli altri due sono stati rimessi in libertà poiché incensurati. 

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