Nei giorni scorsi il capotreno del Frecciabianca, in arrivo a Parma da Pescara, ha richiesto l’intervento della polfer dopo la sparizione, tra Pesaro e Modena, del suo tablet che si trovava all’interno dello scompartimento riservato al personale di bordo.
Un giovane, poco dopo, lo avvisava di aver visto una serie di oggetti, nella toilette, tra questi un tablet.
Lo stesso giovane descriveva anche la persona che aveva visto uscire dalla toilette. Dopo aver sentiti alcuni testimoni, (tra cui anche il precedente capotreno, derubato pure lui di 270 euro), gli agenti della polfer ricostruivano i fatti: un minorenne nelle prime ore della mattinata era salito a bordo del treno in uno degli scali abruzzesi, era entrato nello scompartimento di servizio, aveva preso il portafogli del primo capotreno dal quale aveva sottratto 270 euro.
Con quel denaro aveva poi acquistato il biglietto, sul treno, e per non farsi mancare nulla si era anche recato alla carrozza ristorazione, dove aveva anche fatto una lauta colazione. Superata la stazione di Bologna, dove saliva l’altro capotreno, il minore è rientrato di nuovo nello scompartimento di servizio, prendendo questa volta il tablet.
Temendo forse di essere scoperto lo ha abbandonato all’interno della toilette, tentando maldestramente di indirizzare i sospetti e l’accusa su un altro inesistente soggetto dando anche una descrizione inventata.
La riprova della responsabilità del minorenne era data anche dal fatto che il giovane, controllato dalla Polizia, era ancora in possesso del denaro corrispondente alla differenza tra i 270 euro sottratti al primo capotreno e la somma spesa per biglietto e colazione.G.P. è stato denunciato in stato di libertà al Tribunale dei minorenni di Bologna per furto aggravato continuato, ed affidato ad una struttura di accoglienza cittadina per ristabilire l’affidamento alla comunità minorile di provenienza.
