Forum Unesco “scippato” a Parma? Bonaccini: “Sarebbe incomprensibile”

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Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, è a fianco del Comune di Parma nel sollecitare il Governo per l’effettivo svolgimento nella città Ducale del quarto Forum Unesco sulla cultura alimentare e le industrie culturali, previsto il 21 e 22 marzo. Ma ieri,  dal ministero degli Esteri, sono arrivati alcuni segnali che qualcosa stava cambiando: dapprima sembrava solo che si trattasse di uno spostamento di date, che per quanto antipatico in una fase così avanzata sarebbe stato pur sempre rimediabile. Poi la doccia fredda, per ora ancora ufficiosa, ma a quanto pare molto probabile: l’evento non si dovrebbe più tenere a Parma, ma in un’altra città (si vocifera Matera, capitale europea della cultura, ma per ora di certezze non ce ne sono).

«Sarebbe incomprensibile se Parma non fosse più la sede del prossimo Forum Unesco, dopo gli impegni già presi e in una fase ormai così avanzata dell’organizzazione. Chiederò al ministro degli Affari esteri di incontrarci e auspico che la questione potrà essere chiarita», dice Bonaccini.

A destare preoccupazione, sottolinea la Regione in una nota, è una lettera del 26 febbraio con cui il ministero degli Affari esteri manifesta al Comune di Parma l’intenzione di avviare una riflessione su luogo e data di svolgimento.

«Parma è dal 2015 Città creativa della gastronomia Unesco – sottolinea Bonaccini – e nel 2020 sarà capitale italiana della cultura. Ma non solo: è sede dell’Efsa, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare e uno dei territori protagonisti della Food Valley emiliano-romagnola. Da qui vengono la maggior parte dei prodotti simbolo del Made in Italy agroalimentare, grazie a un sapere e a una cultura artigiana radicate nella nostra terra, e operano grandi marchi di rilievo internazionale. Nessun dubbio dunque che la città abbia le carte in regola per ospitare un così prestigioso evento». Inoltre, «non essendo venuta meno in questi mesi alcuna fra le ragioni che avevano portato alla scelta della città Ducale mi auguro che si possa giungere in tempi rapidi a sciogliere qualsiasi dubbio di cui non comprendiamo il motivo e che il lavoro possa riprendere, nella logica di una proficua e corretta collaborazione tra Istituzioni».

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