Consiglio- Barbara Sartori nuova vicepresidente. A Vicofertile gli edifici di “Parma Più” comprati da Cariparma. Gajda solleva problema “affitti negati alle persone straniere”

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Prosegue nel consiglio comunale di oggi la discussione per l’elezione del nuovo vicepresidente lasciato vagante dopo le dimissini della consigliera leghista Marù e che non era arrivata a raggiungere i voti necessari nello scorso consiglio ne per il nome proposto da Effetto Parma, Barbara Sartori, ne per il nome della Lega, Luca Ciobani.

Con le stesse motivazioni portate nell’ultima discussione, Lega ripropone Ciobani, appoggiato solo dai suoi colleghi del carroccio e di Parma Protagonista. Passa, con i voti favorevoli di Effetto Parma e della consigliera Roberta Roberti del gruppo misto, il nome di Barbara Sartori.

Barbara Sartori

In Consiglio arriva anche l’interrogazione da parte del consigliere Ciobani di Lega sulla situazione degli stabili abbandonati nella zona sud di Vicofertile. L’assessore all’urbanistica Michele Alinovi nel dare risposta conferma che la zona residenziale denominata Parma Più, rimasta ferma per il fallimento della ditta bergamasca che lo stava attuando, è stata comprata all’asta da Cariparma Credit Agricole e si auspica così che i lavori potranno riprendere e arrivare a conclusione.

AFFITTI SEMPRE PIU’ DIFFICILI PER CHI E’ EXTRACOMUNITARIO – Il consigliere aggiunto Marion Gajda porta invece in consiglio una riflessione sul problema degli affitti per le persone straniere. “Un argomento non nuovo ai nostri occhi, ma che sta diventando sempre più preoccupante da diverso tempo. Ricevo tantissime segnalazioni di cittadini immigrati che riferiscono l’impossibilità di trovare una casa in affitto nella nostra città, questo per il fatto di trovarsi di quasi sempre fronte all’esitazione di molti proprietari ad affittare a cittadini stranieri. La prasi è sempre la stessa, proprietari oppure Agenti immobiliari inizialmente sono disponibili e gentili, ma dopo che scoprono l’origine straniera degli interessati, trovano scuse per non affittare. Anche se ultimamente sono sempre di più i casi di proprietari che senza nascondersi nemmeno dietro il dito dell’ipocrisia dicono chiaramente che «Non affittiamo a stranieri». È recente il caso che mi è stato segnalato di una coppia di origine africana che, nonostante ottime referenze e un reddito più che rassicurante per sostenere la locazione, i due sono medici e in italia da quasi 20 anni, si sono visti rifiutare ogni richiesta avanzata per un appartamento in affitto basati, essenzialmente, sui pregiudizi.

Questi fenomeni discriminatori, che ricordano quella dell’Italia degli anni ’60, quando tanti emigrati dal sud nelle grandi città del nord si trovavano di fronte al rifiuto di affittare ai meridionali, si possono riscontrare anche con la semplice lettura di un giornale di annunci. Dove in chiaro spesso viene scritto ’No cani, no gatti e no extracomunitari”. – continua Gajda – Credo che questa situazione non deve lasciarci indifferenti come speso accade, ma bisogna fermarsi un momento a riflettere su queste storia che riguarda ogni giorno tante persone che vivono nella nostra città. Credo che non basti nemmeno indignarsi e condannare questi episodi che stano diventando normali, ma bisogna impegnarsi per un battaglia politica e culturale nelle istituzioni e tanto quanto nella società“.

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