Cavallo di ritorno: “Ti ritrovo io il camion rubato”. Ma il ladro è lui e rischia il linciaggio

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Prima gli ha rubato il camion, poi ha finto di farglielo riavere in cambio di 1500 euro.

Vittima, un commerciante di frutta di origini napoletane, residente in zona Via Mantova, C.A., e i suoi cugini, C.P. e C.E,  che lavorano con lui: la mattina del primo maggio, appena sveglio, ha scoperto che il suo camion per la vendita della frutta, privo di carico, era stato rubato.

Interdetto e preoccupato, mentre pensava al da farsi è stato contattato telefonicamente da un conoscente che gli ha proposto alcune casse di acqua da vendere, poi, C.A., gli ha raccontato la preoccupazione per il proprio veicolo.

Lui, Francesco Brandi, 41 anni, origini napoletane, precedenti per furto, sostituzione di persona e minacce, lo ha rassicurato: “Fammi fare qualche telefonata, vedo se qualche amico te lo ritrova”.

Dopo qualche attimo, la seconda telefonata: “Ho trovato il camion, vogliono 1.500 euro per ridartelo”. La vittima ha preso tempo, ma le telefonate sono diventate sempre più incessanti: “Guarda che ti demoliscono il camion, guarda che lo vendono, hai deciso?”.

Poi ha promesso uno sconto: “Ho trattato, vogliono mille euro”.

Così l’uomo, scocciato e dubbioso,  ha sporto denuncia in Questura, nel primo pomeriggio del primo maggio. D’accordo con i poliziotti ha predisposto i mille euro da consegnare, regolarmente fotocopiati prima della consegna. 

Poi, appunto, la consegna al presunto “amico”, in zona Via Montebello. E l’ennesima telefonata: “Ci vediamo in Strada Argini, nei pressi del supermercato”.

Ma quando l’uomo è arrivato, a bordo del camioncino rubato, la vittima e i due cugini, consci di essere rimasti vittima del metodo “cavallo di ritorno”, tipico partenopeo, “ti rubo una roba e te la rivendo facendo finta di aiutarti”, lo hanno aggredito, sotto gli occhi dei poliziotti, tanto da rimediare una denuncia per lesioni personali aggravate e procurargli una prognosi di 10 giorni.

Brandi, dopo l’aggressione, è stata perquisito dagli uomini della Questura: in tasca aveva 400 dei mille euro avuti poco prima da C.A.

Scoperto, Brandi ha spiegato di essere rimasto senza lavoro e in difficoltà economiche, confessando il furto e che aveva intezione di restituire i 400 euro alle vittime per risultare più credibile. 

In tasca, un coltello e una tenaglia: li aveva usati per tagliare i braccioli della propria auto e occultarvi i 600 euro rimanenti. Il 41enne è stato arrestato per estorsione, furgone e soldi riconsegnati al legittimo proprietario. 

 

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