Stalker, cyberbullismo, adescamenti in rete. Le violenze mutano con i tempi e le tecnologie. L’importante lavoro del NAV della Polizia Municipale: nel 2017, 500 segnalazioni; “molte per una città come Parma”

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Aumenta il fenomeno dello stalking condominiale, di quei rapporti tra vicini che si incrinano sino a rendere la vita insopportabile per le vittime, aumenta il fenomeno del cyberbullismo, ora insidioso anche su Instagram e Twitter, e degli adescamenti in rete anche di minori, frutto perverso dell’evoluzione della comunicazione nel mondo di internet, dei social. Ne è il caso di una ragazzina parmigiana adescata tramite il collegamento alla rete della sua PalyStation da uno studente di Palermo.

A Parma crescono le violenze in famiglia che si riperquotono sulla donna ma anche sulla vita dei figli e spesso degli animali domestici. Sono violenze fisiche ma anche psicologiche, che usano come minacce la preclusione economica e l’indipendenza della vittima. Ci sono anche violenze come quello dello stalking che costringono la vittima, la maggior parte dei casi donna, a cambiare i propri stili di vita, essere guardinghe, preoccuparsi eccessivamente per i propri cari e per la loro inculumutà.

E’ stato il caso di una donna parmigiana, una 50enne bibliotecaria che nel 2017 ha denunciato al Nucleo Antiviolenza, NAV, della Polizia Municipale di Parma anni di stalking da parte di un uomo estraneo alla sua famiglia, marito e figlia. Un cittadino albanese M.A., 50 enne senza fissa dimora, presente sul nostro territorio da anni, che la tormentava dal 2013 con messaggi e chiamate anche da più numeri di telefono, richieste di incontri negati che lui replicava con incursioni sul posto di lavoro della donna, comportamenti molesti, appostamenti sotto casa. Vittime, insieme alla donna, anche i componenti della sua famiglia, che, come lei, sono stati derubati della legittima possibilità di sentirsi al sicuro all’interno della propria abitazione.

L’uomo è stato arrestato nel 2017 con una condanna a 2 anni e 8 mesi di reclusione, ma recentemente il giuidice ha disposto l’aggravamento della pena di altri 8 mesi constatando il totale non pentimento del condannato. L’uomo era estenuamente convinto che la donna ricambiasse quelle attenzioni. Una sentenza non così solita nella giustizia italiana.

Capita, nonostante il 21esimo secolo, casi di inottemperanza degli obblighi di istruzione verso i figli, con successiva frode dell’ente pubblico.

A svolgere questo importante lavoro di tutela delle vittime, che siano minori, adolescenti, donne, anziani, persone deboli, ci sono nelle forze di Polizia sul territorio il NAV della Polizia Municipale.

 

Il Nucleo Antiviolenza della Polizia Municipale, attivo dal 2009, è impegnato su vari fronti: nel supporto a donne vittime di reato, tutela dei minori, problematiche familiari e disagio sociale. Il NAV opera in maniera trasversale su tutto il territorio con un lavoro di indagine ed intervento che spazia in diversi campi. Il lavoro svolto richiede una preparazione giuridica, ma anche psicologica e viene attuato in collaborazione con le Forze di Polizia ed i Servizi sociali ed educativi del territorio. Inoltre svolge attività, così come previsto dal protocollo di intesa sottoscritto dal Comune con la Prefettura, in tema di contrasto alla violenza sulle donne.

Il Nucleo Antiviolenza informa che tutti coloro che avessero problematiche attinenti alla sua attività possono fare riferimento ai numeri 0521218982 – 0521218000 oppure e.mail: nucleoNAV@comune.parma.it

Dal 2016 il NAV ha una nuova sede più riservata e dedicata che permette alle vittime di sentirsi tutelate nella privacy e a chi vuole di poter avere un consulto e informazioni.

I dati dell’attività del NAV sono stati presentati dall’Assessore alla Sicurezza, Cristiano Casa; dal Vice Comandante della Polizia Municipale, Giacomo Fiume e dal Debora Veluti Responsabile del Nucleo Antiviolenza della Polizia Municipale.

“L’attività del Nucleo Antiviolenza della Polizia Municipale – ha spiegato l’Assessore alla Sicurezza Cristiano Casa –, pur non essendo molto conosciuta, rappresenta un fiore all’occhiello del Corpo: il Nav svolge un lavoro importante a tutela di minori, in tema di problematiche familiari e contro la violenza sulle donne. Si tratta di un’attività significativa che si inserisce nel quadro di quelle messe in atto dal Corpo di Polizia Municipale. Un lavoro eccellente svolto da soli quattro agenti. Un lavoro fondamentale per la vita quotidiana delle persone”.

L’assessore Casa ha commentato il crescente numero di domande ricevute dal NAS di Parma come un dato positivo visto dal punto di vista dell’informazione: “Aumentano le segnalazioni e vuol dire che esce quello che prima c’era ma era sommerso, di cui non si sapeva nulla”. “Ci chiedono di spiegare le forze della municipale contro lo spaccio, ma vorrei ricordare che lo stiamo già facendo nonostante la carenza di organico e ci siano le forze dell’Ordine preposte che lo stanno già facendo” come Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, in modo coordinato.

I DATI SULL’OPERATO DEL 2017- Debora Veluti, responsabile NAV, ha illustrato i dati dell’attività svolta nel 2017 e questi parlano chiaro con 402 casi, erano 390 nel 2016. “Sono molte le segnalazioni per una cittadina come Parma – commenta Veluti – sono numeri che devono far riflettere”.

Il vice comandante, Giacomo Fiume, ha ricordato che il successo del NAV è legato al fatto che gli agenti che lo compongono agiscono nonostante la carenza di personale con “passione e professionalità, un agente fa il lavoro per 10, riusciamo a essere al passo con i casi segnalati nostante il numero crescente”.

L’ispettore Debora Veluti ha illustrato l’operato del NAV partendo dai dati. Tra i reati ci sono quelli per stalker: un arresto, 19 denunce da parte della Procura della Repubblica di Parma e 8 di minori da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Bologna. A questo si aggiungono 30 ricezioni di denunce/querele, 47 esposti/segnalazioni, 43 indagini per inadempienza all’obbligo scolastico, con relative segnalazioni. E poi ancora 15 indagini relative a informative alla Autorità Giudiziaria, 33 segnalazioni alla Questura di soggetti che hanno compiuto reati di vario genere, 22 interventi diretti in collaborazione con i Servizi Sociali Territoriali del Comune per problematiche legate al disagio sociale, 5 sopralluoghi e ispezioni presso Case Famiglia per Anziani, e 10 sanzioni elevate per il mancato rispetto del Regolamento Comunale che ne norma la gestione; 26 ispezioni presso Case Famiglia per minori, 26 interventi diretti a favore di minori sottoposti a soprusi, molestie e tentativi di adescamento “on line”, 131 interventi di supporto agli altri Uffici e Reparti del Comando di Polizia Municipale, ad altri Enti e Uffici, ad altre Forze di Polizia.

Sono stati redatti 500 verbali di persone ascoltate dagli agenti; circa 1100 le interrogazioni a banche dati (compagnie telefoniche, Punto Fisco, InfoCasa, IcriBis) finalizzate all’esecuzione di indagini, 15 interventi di supporto alle indagini dell’Ufficio Infortunistica stradale per rintracciare testimoni o soggetti coinvolti in sinistri con lesioni gravi o fughe dal luogo dell’incidente; a cui si aggiungono 56 segnalazioni varie. Inoltre, grazie all’attività del NAV è stato riconosciuto un contributo alla famiglia Nyantakiy, grazie all’intervento della Fondazione Emiliano Romagnola delle vittime di reato. Questo intervento è stato ricordato lo scorso 8 marzo durante un incontro avvenuto in Comune alla presenza del Presidente della Fondazione, Carlo Lucarelli, del Sindaco e dei familiari.

Il Nav – Nucleo Antiviolenza della Polizia Municipale – per l’attività svolta ha ottenuto, nel 2014, il premio nazionale Anci Sicurezza Urbana, per la “Capacità professionale, delicatezza e risoluzione dimostrati nell’operazione che ha condotto alla messa in carcere (dove si trova tuttora) del persecutore di una donna vittima di stalking”. Dal 2014 ad oggi il fenomeno della violenza sulle donne, purtroppo, non è rallentato, anzi si evidenzia un incremento dei fenomeni di violenza, maltrattamento o molestie contro le donne.

Dai riscontri degli ultimi 12 mesi si evidenziano anche nuove forme di disagio. Nell’ambito del disagio sociale, nel 2017, infatti, sono stati svolti 22 interventi che hanno riguardato anziani soli, in stato di abbandono o con patologie mediche gravi o disagio psichico, ma anche casi di truffe ai loro danni o di maltrattamenti.

Dal punto di vista operativo il NAV, per garantire un servizio alla cittadinanza, si è fatto carico di recepire denunce e querele presentate anche da non residenti ma con interessi lavorativi o di studio a Parma e che hanno segnalato problematiche avvenute nel territorio del Comune. Gli agenti del NAV muniti di portatile e modulistica pre-archiviata hanno effettuato anche interventi sul posto a favore dei cittadini che non erano nelle condizioni di poter raggiungere autonomamente il Comando di Polizia Municipale. L’obiettivo è quindi quello di proseguire nello spirito di un sostegno vero ai cittadini in difficoltà garantendo il più possibile un aiuto concreto con un’attenzione alla comunicazione e al rapporto con le vittime, all’aggiornamento continuo formativo professionale.

Per quanto concerne il mondo della scuola, il Reparto NAV ha iniziato una collaborazione diretta con la Croce Rossa Italiana, sede di Parma, e partecipa ad un progetto educativo denominato “Nelson“, promosso dal MIUR, rivolto alle prime classi delle scuole superiori, finalizzato al contrasto ed alla prevenzione del bullismo e del cyberbullismo, alla informazione ed alla diffusione di buone prassi. Gli agenti hanno parlato negli istituti scolastici di Parma, “un occasione – ha commentato l’ispettore Debora Veluti – per per gli adolescenti di imparare e conoscerci ma anche per noi di capire le sensazioni, i bisogni e la vita nel quotidiano di questi ragazzi. Creare una vicinanza per credere nelle istituzioni e nel nostro lavoro”.

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