Caso “puzza” Borgotaro- Fischi e insulti sotto al Municipio per Osservatorio. Il 10 aprile la relazione Laminam: “Se problema non verrà risolto in tempi ragionevoli ci sarà sospensione”

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Si è tenuto ieri sera, 6 aprile, l’osservatorio per il caso odori molesti emessi da Laminam a Borgotaro. Al tavolo hanno partecipato l’amministrazione con il sindaco Diego Rossi, consiglieri di maggioranza e minoranza, i tecnici Ausl e Arpae, gli amministratori di Laminam e i membri del comitato cittadino “Aria del Borgo”.

L’incontro si è tenuto in Municipio ma ad attendere i partecipanti una folla di cittadini inferociti: fischi, urla, insulti e cori hanno investito amministratori e tecnici mentre entravano in Comune. Alcuni hanno urlato anche “Dimissioni!” contro i rappresentanti dell’amministrazione. Ancora peggio l’accoglienza ai dirigenti di Laminam.

I rappresentanti di “Aria del Borgo” hanno chiesto la sospensione dell’attività dell’azienda perché negli ultimi giorni la situazione è diventata per molti ancora più insopportabile.

Avendo ricevuto parere positivo da parte di Ausl e Arpae l’azienda, durante l’incontro, ha chiesto su che basi si potrebbe chiedere la sospensione. I tecnici ambientali e sanitari stanno pensando alla effettiva sospensione vista l’agitazione della cittadinanza. Sospensione che porterebbe a una perdita tuttavia di quasi 30 milioni per Laminam. L’azienda si è mostrata comunque disposta al dialogo e alla collaborazione anche finanziaria per l’osservatorio.

Il 10 aprile Laminam presenterà la relazione finale sui test che hanno eseguito per cercare di combattere il problema odori. Infine molto probabilmente il 13 aprile si terrà la conferenza dei servizi.

“Le tempistiche che porterà Laminam – riferisce il capogruppo con delega all’ambiente Carlo Alberto Campi – dovranno essere ragionevoli. Se non lo saranno si interromperà la produzione. Anche l’azienda si è dimostrata ragionevole su questo punto. Il tutto però dovrà essere appoggiato da Ausl e Arpae. Ribadisco ancora una volta la mia vicinanza al sindaco Diego Rossi e condivido le sue scelte”.

Il mattino seguente al caos alcuni cittadini hanno avvicinato i rappresentanti dell’amministrazione, sindaco, assessori e capogruppo, per esprimere la propria solidarietà. Borgotaro spaccata in due quindi tra chi ritiene la situazione intollerabile e chiede a gran voce il rispetto dei diritti dei cittadini e chi appoggia la scelta dell’amministrazione di dare una chance all’azienda per poter continuare ad eseguire test e prove per risolvere il problema senza fermare la produzione.

Questa mattina, 7 aprile, i Carabinieri del Nao si sono recati per la seconda volta alla Laminam per nuove rilevazioni. Sul caso “odori molesti” si è aperto un fascicolo alla Procura della Repubblica.

Ecco il video della manifestazione di protesta di ieri sera pubblicato dal Blog Esvaso.it di Gigi Cavalli.

leggi: Un giorno di ordinaria follia. Nella notte contestazione dei cittadini e al mattino blitz dei Carabinieri

COMUNICATO ARIA DEL BORGO– I rappresentanti dell’Aria del Borgo Comitato per la Salute e l’Ambiente della Valtaro, nelle persone di Marco Cacchioli, Nicolò Madoni e Daniele Uboldi, si sono incontrati ieri sera, 6 Aprile, alle ore 20:30, con il Sindaco, il Vicesindaco, consiglieri di maggioranza e di minoranza, funzionari dell’ARPAE, dell’AUSL, della ditta Laminam.
Dopo l’apertura dei lavori, da parte del Sindaco, i nostri rappresentanti hanno espresso in modo chiaro e forte tre concetti:
1) L’Osservatorio ambientale, per quanto da noi fortissimamente voluto e strategico per il monitoraggio presente e futuro della valle, passa in secondo piano rispetto alla drammaticità della situazione attuale, in modo particolare per quanto concerne la salute dei cittadini.
2) Il Sindaco, quale ufficiale di Governo, ha tutti gli strumenti e poteri per intervenire con una ordinanza, atta a fermare la produzione.
3) Il 13 Aprile Laminam sottoporrà alla Conferenza dei Servizi le soluzioni da lei predisposte per la cessazione delle emissioni in atmosfera ( Laminam, perentoriamente, continua a parlare di sole emissioni olfattive, mentre esclude nocività). Quand’anche la Conferenza dovesse autorizzare un nuovo protocollo, per noi da sottoporre obbligatoriamente a nuova Autorizzazione di Impatto Ambientale, non sarebbe in alcun modo accettabile che, nel tempo necessario per l’implementazione del nuovo sistema di filtraggio, la popolazione venisse ancora vessata con altre emissioni. Per cui, anche in questo caso, le fasi di implementazione dovrebbero avvenire a STABILIMENTO FERMO.

Vogliamo assicurare i nostri iscritti e i cittadini tutti che, NON MOLLEREMO e che non lasceremo nulla di intentato per impedire, ad ogni costo, che il tormento di questi mesi si protragga anche di un solo minuto!
E’ tempo che tutti, i decisori in primo luogo, si assumano le proprie responsabilità e ne rispondano ai cittadini.

 

WWF: “Inaccettabile mettere in conflitto lavoro e salute”- L’Istituto Comprensivo di Borgotaro Albareto, con nota del 3 aprile scorso, ha segnalato alle autorità pubbliche e sanitarie quanto accaduto nelle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di Borgotaro tra il 3 marzo e il 1° aprile: 71 casi di alunni colpiti da cefaleee, arrossamento agli occhi e bruciore del viso, mal di stomaco, nausee, con 20 rientri a casa, 3 visite al pronto soccorso e 8 visite da parte del pediatra di comunità inviato dall’AUSL. Segnalati inoltre 8 casi di insegnanti con i medesimi sintomi, con 2 visite al pronto soccorso. In tutto una media di 3 casi al giorno, presumibilmente causati dalle sostanze irritanti emesse dallo stabilimento ceramico Laminam, distante solo 700 m dagli edifici scolastici del quartiere San Rocco. Il 30 marzo la protesta dei genitori ha tenuto lontano dalle lezioni 156 alunni su 328 iscritti alle scuole primarie e 75 alunni su 194 iscritti alla scuola secondaria.

Nonostante la presente fase di test di processi di filtrazione ulteriore attuata dall’azienda, le emissioni continuano ad infastidire con odori molesti e ad impedire un sereno svolgimento dell’attività scolastica.

Il WWF Parma, attivo da molti anni in Valtaro come gestore della Riserva dei Ghirardi, appoggia l’azione dei comitati e delle altre associazioni ambientaliste impegnate in questa battaglia, e chiede all’Amministrazione e all’Autorità sanitaria di procedere il più velocemente possibile a tutte le verifiche del caso e al ripristino di condizioni adeguate dal punto di vista ambientale, sanitario, e di qualità della vita. Esprimiamo la massima solidarietà e vicinanza ai dipendenti di Laminam, che  devono essere tutelati da ogni punto di vista, e riteniamo del tutto inaccettabile il tentativo di mettere in conflitto il diritto al posto di lavoro con il diritto alla salute di una popolazione scolastica di centinaia di alunni, oltre al resto dei residenti del paese, inclusi i lavoratori stessi e le loro famiglie.

Questo episodio offre l’occasione di riflettere sulle scelte di sviluppo compiute troppe volte dalle amministrazioni del nostro territorio, con  insediamenti industriali fuori scala, collocati in montagna senza alcun nesso con le vocazioni e con le caratteristiche ambientali del luogo. Crediamo sia venuto il momento di cambiare rotta, promuovendo un modello di sviluppo delle nostre valli, che crei lavoro e futuro valorizzandone il meraviglioso patrimonio di risorse naturali, storiche, culturali e gastronomiche.

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