“Assistiamo in questi primi giorni di campagna elettorale a spezzoni di demagogia e a tinteggiate retoriche. Girano post sui network di candidati sindaci che puntano il dito sugli spacciatori; ascoltiamo interrogativi vuoti: che figura ci fa Parma con i turisti che volessero farsi un giro della città in notturna? Proclami folcloristici: con più polizia e una politica rigida in tema di sicurezza, la città tornerebbe a splendere”.
Queste le parole del partito del Verdi a Parma che propone un approccio diverso per combattere l’insicurezza, il presidio degli spacciatori e prostitute in strada.
“Noi Verdi di Parma abbiamo un’idea molto diversa, permeata nella nostra anima ecologista, caratterizzata di autocritica e di rispetto per l’altro a prescindere.
Se a Parma non vogliamo gli spacciatori, o le prostitute nelle strade di periferia, non possiamo affidarci soltanto alla polizia, ma dobbiamo promuovere all’educazione e alla sensibilità delle persone e delle famiglie.
I Verdi di Parma non curano la grave malattia della tossicodipendenza e della prostituzione additando spacciatori e prostitute, ma prima ancora appellandosi al senso civico e alla coscienza di ognuno di noi.
Bisogna eliminare la causa del male (non bisogna drogarsi, per esempio) e non soltanto affievolire i sintomi (togliere gli spacciatori dalla città).
Ogni intervento sui sintomi è di breve periodo. Gli spacciatori tornerebbero in altre zone della città, finché ci sarà un solo cittadino che compra sostanze stupefacenti.
Lo sviluppo della cultura del rispetto (di me stesso, degli altri), dei valori umani più profondi, dell’autostima, della partecipazione, nelle scuole, nelle famiglie e nelle istituzioni, incidono alla radice di questo male, estinguendolo!
I Verdi, che nei prossimi giorni presenteranno il proprio candidato Sindaco, faranno appello nel loro programma alle coscienze delle persone, per tradurre le esigenze della città in grandi temi prospettici, fondamentali per un cambiamento profondo e rapido della cultura cittadina”.
