Pasticcio Oosterwolde, a Bolzano solo la difesa non demerita: le pagelle di Sudtirol Parma

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Pasticcio Oosterwolde, a Bolzano solo la difesa non demerita: le pagelle di Sudtirol Parma.

dall’inviato a Bolzano- Fulvio Grondelli 

Chichizola 6: Attento per quanto l’avversario non faccia nulla per spaventarlo. Assolutamente incolpevole sul gol.

Delprato 5,5: Considerando anche che l’avversario non lo mette mai in difficoltà, servirebbe maggiore spinta sulla sua fascia.

Osorio 6: Si disimpegna con tranquillità nelle poche occasioni in cui è chiamato in causa.

Valenti 6: Parte con un retropassaggio sanguinoso, ma si riprende con una gara magistrale. Di testa sono tutte tutte sue, si sente bene e si mostra anche davanti impaurendo Poluzzi. E’ uno dei migliori.

Oosterwolde 5: Non si discute la qualità, ma il doppio giallo e gli errori, anche banali, in costruzione, mostrano un certo nervosismo. Prima l’ammonizione per simulazione, poi una raffica di errori e di palle sciupate dopo aver creato superiorità numerica, poi il fallaccio a due passi dal direttore di gara.

Sohm 5,5:  Non fa danni, ma non avendo grossa pressione potrebbe far girare la palla con maggiore convinzione. I filtranti di mercoledì sono già un lontano ricordo. (Dal 45’ Bonny 6: Corre tanto, ma gira un pò a vuoto, come tutto il Parma. Molto fumo e poca sostanza, l’esatto opposto di quello che servirebbe, un gol).

Juric 5: Mezzo voto in meno per la semplicità con cui si fa saltare sul gol. Non trova mai il varco per fare la differenza, anche se ci prova in ogni modo. Lo salva la determinazione.  (dal 82’ Hainaut 6: Solito ingresso di personalità, cerca di contribuire all’assalto finale con grinta ma anche ordine. tenta senza fortuna la conclusione).

Benedyczak 5,5: Solito problema, non è un giocatore di fascia, e sia da una parte che dall’altra fa una cosa buona poi si perde nella nebbia. (dal 45’ Tutino 6: Meno peggio di Beneck, forse anche perchè più vicino al ruolo, tocca un sacco di palloni, non molla mai. Spinge con convinzione, ma sbaglia tanto).

Vazquez 5: E’ il bianco e il nero. La luce e l’ombra. Perchè tocca una miriade di palloni, ma alcuni li stecca, altri li perde. Lento e fastidioso a tratti, i pericoli più grandi passano dalla sua testa e da una sua punizione che meritava miglior destino. A corrente alternata.

Ansaldi 5,5: Partecipa alla maledizione di giornata. Corre tanto, crossa tanto, produce tanto, ma nessuno concretizza. Cala pesantemente alla distanza. (dal 62’ Charpentier 5: Ancora alla ricerca del miglior se stesso, finisce per combinare solo pasticci).

Inglese 5,5: Gioca troppo indietro, finendo per sporcare un sacco di palloni, aiutare tanto i compagni compresi quelli di difesa, realizzare recuperi commoventi ma non riuscendo mai a farsi trovare davanti a Poluzzi.  E’ o no una prima punta? (al 71’ Estevez 5,5: Cerchiamo di dimenticare i cross sbilenchi e i lanci lunghi imbarazzanti, salvando la classe nel tenere palla e cercare di far salire i compagni.

All. Pecchia 6: Se i suoi giocatori avessero un terzo della sua rabbia, questa partita la riprenderebbero di forza. Attenuanti generiche: gli infortuni a pioggia e le tre gare in una settimana. In più, la partita storta: rigiocandola cento volte, Nicolussi Caviglia non troverebbe quel gol e i suoi ne farebbero almeno un paio.

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