Parma Calcio – Gli addii, la bandiera, il futuro: Buffon l’ultimo del romantici?

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Gli addii, la bandiera, il futuro: Buffon l’ultimo del romantici?

E’ stato un mercato ricco di addii quello dei ducali: la mission era, giustamente, smaltire gli esuberi, anche economicamente piuttosto ingombranti, lasciati dalla gestione Faggiano e resettare con un gruppo nuovo.

Innanzitutto, non appensantito dalla “perdìte” all’ultimo minuto, e comunque costruito a immagine somiglianza ed esigenza della nuova proprietà.

Il primo ad essere “spostato” è stato Lucarelli: da vice diesse a responsabile dell’area prestiti, pareva un declassamento, in realtà un ruolo già presente nelle big e comunque importante e un’opportunità di crescita, ma “lontano” dalla prima squadra.

Dall’ultima bandiera per antonomasia, all’ultima giocante: Simone Iacoponi. Dalla pubblicazione della lista, da cui è escluso, ma anche da prima, i tifosi sono insorti. Iacoponi non prende uno stipendio immenso, non è un personaggio ingombrante, è sempre stato un professionista esemplare.

Devoto alla maglia, sceso dalla B alla C per il progetto Parma, in campo anche su una gamba sola, il primo a tatuarsi una bandiera gialloblu con la scritta “18.05.18 come noi nessuno mAi” sul braccio oltre che nel cuore. L’unico con 38 presenze su 38 gare nella prima stagione di A.

Davvero può essere peggio di Busi o Sohm su quelle fasce? Davvero 34 anni e alcuni infortuni sono una macchia così grave? Davvero la sua ultima in ducale deve essere l’autogol contro la Fiorentina a tempo scaduto? Se poi davvero abbia rifiutato altre piazze, pur sapendo di non rientrare nel progetto, potrebbe essere una scelta di cuore.

Veniamo invece agli addii –  “Era il 2015: Parma in serie D. Da lì la scalata, sempre con quei colori indosso.

Quante emozioni in questi 6 anni, culminati con l’esordio in serie A lo scorso campionato: vi sarò per sempre grato!

Ci tengo a ringraziare tutte le persone che lavorano per il Parma Calcio e tutti i compagni e gli amici trovati durante questo lungo cammino insieme.

Grazie alla tifoseria e alla città di Parma per avermi sempre fatto sentire a casa.
Vi porterò sempre nel cuore”.

Così Giacomo Ricci, dalla D al debutto in A.

Parma: “4 anni, nella totalità di una vita intera sono apparentemente pochi ma abbastanza per lasciare un segno indelebile.
Sono grato ed onorato di avere indossato questa maglia e di aver combattuto per questi colori.

Ci tengo a ringraziare la società, tutti quelli che hanno creduto in me, ogni singola persona che lavora per il Parma Calcio, magazzinieri, fisioterapisti, medici, tutti i compagni che mi hanno accompagnato in questi anni e i tifosi che mi hanno sempre sostenuto e fatto sentire a casa.

Grazie per tutto l’affetto ricevuto in queste ore, vi porto nel cuore” – ed ecco Riccardo Gagliolo”.

“E’ arrivato il momento di separare le nostre strade per un po’. Ho davanti a me una sfida speciale ma allo stesso tempo complicata, in questa stagione dove voglio mostrare tutto il calcio che ho tra i piedi.

In ogni caso, prima di iniziare questa avventura vorrei ringraziare tutti i miei compagni del Parma per il loro aiuto e la loro amicizia. Sono molto contento di aver potuto condividere lo spogliatoio, gli allenamenti, le partite con tutti voi e vi auguro tutto il meglio.

Volevo anche ringraziare tutto lo staff tecnico, i medici, i magazzinieri e tutto il personale per la loro dedizione: siete voi il motore di questa squadra. Mi risulta difficile salutare una città così accogliente come Parma e soprattutto la sua tifoseria, grazie per esserci sempre! Spero che questa stagione sia un successo! #ForzaParma” – così Gaston Brugman.

Gli altri esuberi, rimasti in città ma fuori rosa: Sepe, Laurini, Siligardi, Sprocati. Chi non ha trovato squadra, chi l’ha rifiutata. Chi ha contribuito alla retrocessione giocando male.

Per loro nessuna possibilità di giocare con Gigi Buffon. L’ultimo dei romantici. Il grande ritorno, la grande corsa sotto la nord dopo il gol di Mihaila. La grande operazione che incrocia calcio giocato a marketing e romanticismo. Ma i tifosi davanti a lui vorrebbero Iacoponi.

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