Gervinho fastidioso, Mihaila e Man speranza: le pagelle di Verona Parma.
Sepe 6: Bravo sulla punizione di Dimarco, sicuro in un paio di altre uscite. Fa il regista arretrato, come nella vecchia maniera di D’Aversa. E ha poche colpe.
Conti 5: Lento, macchinoso, soffre Dimarco come se fosse Cafù, commette falli che da lui non ti aspetti. Nella ripresa meno peggio, ma vorremmo da lui ben altro (dal 88′ Man 6. Pochi minuti, ma gli bastano per un bel cross e per gridare che vuole più spazio).
Osorio 5: Partirebbe anche bene, svettando di testa su tutte le palle e in anticipo su molte. Poi si perde Barak, con il concorso di colpa di Cornelius sul 2-1. (dal 69′ Pezzella 5,5: entra lento, poi inventa qualche cross).
Bani 5,5: Lento lento lento. E macchinoso, Lasagna gli va sempre via anche se limita i danni.
Gagliolo 6: Fa il compitino difensivo, ma non crossa mai.
Kucka 6: Lo tiene a galla il gol. Per il resto, incide meno del solito anche se si sbatte tanto a stare in ogni zona del campo.
Kurtic 5,5: In regia non demerita. Ma non fa nemmeno nulla di indimenticabile.
Grassi 4,5: Con Conti dovrebbe giocare a memoria, invece non combina nulla, se non deviare in porta una palla che andrebbe fuori. Sostituito manda al diavolo l’allenatore. (dal 56′ Sohm 5: Costruisce un’azione da gol, poi scompare).
Gervinho 4: Non sappiamo se sia più irritante il modo in cui gioca o il fatto che indossi la fascia di capitano. Ammesso ma non concesso che sia ancora un giocatore che può risolvere la partita con un guizzo, dovrebbe averlo, almeno un guizzo.
Cornelius 5: Più utile in difesa che davanti. Amen. (dal 56′ Zirkzee 5,5: E’ palese come D’Aversa creda poco in lui, ma lui fa poco per meritarsi di più sciupando una palla sublime che Man gli mette sulla testa e varrebbe il pareggio in extremis).
Karamoh 6: Si prende il rigore e un sacco di botte. Si sbatte tanto, sparisce nel secondo tempo ma lascia sperare che sia ancora qualcosa da salvare. (dal 69′ Mihaila 6: Non è inquinato e atterrito come i compagni. Porta su palloni, ci prova da ovunque si trovi. Fategli largo).
D’Aversa 4,5: I “suoi”, i “vecchi”, la vecchia guardia, chiamatela come vi pare, delude. E’ palese come siano giocatori sfiniti o inquinati da paura e sconfitte. In attesa di ridargli morale, dia spazio a chi paura non ha. Peggio di così non può andare.
