Nuova legge di bilancio: le proposte di Conconsumatori

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Con un contributo scritto indirizzato alla X Commissione della Camera dei Deputati, Attività produttive, commercio e turismo, Confconsumatori ha inviato alcune proposte per una Legge di Bilancio vicina ai consumatori, alle famiglie e al terzo settore, senza dimenticare il delicato tema del sovraindebitamento al quale, nelle scorse settimane, l’associazione ha dedicato ben due webinar trasmessi in diretta anche sulla piattaforma Facebook (https://www.facebook.com/Confconsumatori/videos/654108108805348/ e https://www.facebook.com/Siamotuttiparteassociazione/videos/197966035114873/).

SOVRAINDEBITAMENTO – Disposizioni urgenti in materia di sovraindebitamento del consumatore. Le norme contenute nel Titolo IV, Capo II nonché nel titolo V, Capo IX e nel Capo X di cui al decreto legislativo 12 gennaio 2019 n. 14 entrano in vigore a far capo dal 01.01.2021. All’articolo 69 del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, le parole ”colpa grave” del comma 1 sono sostituite dalla parola “dolo”. I compensi disciplinati nel Capo III di cui al DM 24 settembre 2014 n. 202 sono dimezzati, al fine di favorire l’accesso effettivo alla procedura.

SOSTEGNO AI CONSUMATORI e FAMIGLIE:

  • Concessione di rateizzazione delle bollette fino a 24 mesi agli utenti di energia in difficoltà economica
  • Sospensione di tutto il carico fiscale dell’anno 2020 e sino a ottobre 2021 (tutto quanto dovuto da novembre 2020 a ottobre 2021, compresi i tributi locali). Il debito complessivamente creato potrà essere restituito in 120 rate mensili senza interessi.
  • Sospensione pignoramenti immobiliari sulla prima casa sino al termine dell’emergenza sanitaria, ovvero sino ai 6 mesi successivi dalla revoca dello stato d’emergenza sanitaria. Parimenti sospensione delle ipoteche legali a cura dell’agenzia delle Entrate (sempre sulla prima casa).
  • Sospensione di ogni azione di recupero (ivi compresi i decreti ingiuntivi e le azioni giudiziarie) dei crediti NPL da parte di Banche e loro cessionari per tutta la durata dell’emergenza sanitaria e sino al semestre successivo alla revoca dello stato di emergenza.
  • Permessi Covid retribuiti al 100% per i genitori di figli di età inferiore agli anni 14 che si trovano in didattica a distanza (misura retroattiva dal 1° novembre).
  • Banda larga universale: realizzazione delle infrastrutture occorrenti per l’accesso ad una connessione internet veloce mediante provvedimenti ed ordinanze di protezione civile da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri.
  • Divieto assoluto per i gestori del servizio idrico di sospendere il servizio idrico per morosità nel corso dell’anno 2021, anche per morosità relativa agli anni pregressi, con obbligo da parte dei gestori di accettare pagamenti dilazionati senza interessi in 60 rate mensili.
  • Obbligo giuridico per le Banche e le finanziarie di concludere con le associazioni dei consumatori accordi per la sospensione del pagamento di mutui o finanziamenti e/o prestiti di qualsivoglia natura (non coperti da sospensione di legge) da parte dei risparmiatori (consumatori) nel corso dell’anno 2021, al fine di evitare morosità dovute anche a momentanea carenza di liquidità. Con interessi passivi sulla sospensione imposti per legge in misura massima dell’1% su base annua.
  • Obbligo giuridico per le Banche e le finanziarie di concedere ai mutuatari (consumatori) l’allungamento della durata di tutti i prestiti con obbligo, a richiesta, di allungare il piano d’ammortamento originario di 5 anni senza alcun onere da parte del debitore.

SOSTEGNO AL TERZO SETTORE – L’accesso al credito garantito dallo Stato da parte degli enti del terzo settore è praticamente impossibile per via del richiamo alle norme che riguardano il fatturato. Pertanto, pare giusto concedere a tutti gli enti del terzo settore la possibilità di accedere alla finanza agevolata, come le aziende, col semplice parametro, ad esempio, della chiusura per oltre 2 mesi della sede sociale.

  • Abolizione dell’Irap sugli enti del terzo settore.
  • Incentivi per l’assunzione di personale, a tempo indeterminato, per il terzo settore (con incentivi retroattivi a tutto il 2020).
  • Ristori economici, al pari delle aziende, agli enti del terzo settore sottoposti a chiusura nel corso dei mesi di ottobre, novembre e dicembre.
  • Accesso diretto da parte degli enti del terzo settore, per progetti strategici e di rilevante interesse, ai fondi-contributi e prestiti di Cassa Depositi e Prestiti.
  • Incremento eccezionale del fondo di dotazione di prevenzione sovraindebitamento ed usura presso il MEF di almeno euro 100 milioni da destinarsi esclusivamente a soggetti diversi dai consorzi-fidi delle imprese e diretti al sostegno (parzialmente anche a fondo perduto) per le famiglie sovraindebitate.
  • Esenzione da imposte di bollo e di registro per tutti gli atti pubblici o privati che riguardano enti del terzo settore senza scopo di lucro.
  • Ammissione automatica al patrocinio a spese dello Stato per gli enti del terzo settore senza scopo di lucro (ovvero diversi da imprese e le cooperative del terzo settore); in subordine, almeno l’esenzione dal pagamento del contributo unificato sugli atti giudiziari.
  • Defiscalizzazione di qualsiasi contributo, anche a fronte di servizi prestati agli associati, degli introiti o proventi provenienti dai propri associati da parte delle organizzazioni senza scopo di lucro del terzo settore.
  • Riduzione della dotazione patrimoniale minima, attualmente prevista in euro 30 mila, per gli enti del terzo settore che intendono ottenere lo status di persona giuridica. Pare giusto applicare per analogia i limiti previsti per le s.r.l. sicchè giusta appare essere la riduzione patrimoniale ad euro 10.000,00 dei quali euro 2.500,00 depositati a garanzia dei terzi.

Il commento di Parma in Centro –  Non possiamo che associarci all’auspico delle associazioni di categoria che invitano a fare acquisti nei negozi cittadini e contemporaneamente rivolgiamo un plauso all’assessore Casa per l’iniziativa finalizzata a rendere la città appetibile con accensione di luminarie in molte strade. Ora, però, occorre che appelli e contributi comunali per abbellire la città, vengano supportati da coerenti misure urgenti per migliorare gli accessi alle zone centrali. Chiediamo all’assessore Casa, confidando nella sua sensibilità al problema, di intervenire in Giunta per far si che nel periodo natalizio e anche oltre ci sia quella flessibilità che tutti vorrebbero sul fronte telecamere e parcheggi . Favorire gli accessi spegnendo le telecamere e agendo sul caro parcheggi è una misura che ci aspettiamo . Purtroppo, Parma non è riuscita a rientrare nelle 29 città turistiche che hanno ottenuto contributi per i centri storici, nonostante ci siano città a cui non dovremmo invidiare nulla e comunque essere capitali della cultura evidentemente non è bastato. Questo rappresenta un ‘ulteriore tegola sulla già difficilissima situazione economica del commercio cittadino.

Riteniamo, quindi, che un transitorio periodo di allentamento alle rigide misure di chiusura del centro storico in una situazione come questa, non comporti un aggravio alla tutela dell’ambiente. Per quest’ultima, purtroppo, non si registra a livello mondiale alcun beneficio derivante dai vari lockdown messi in atto, segno che il problema merita il ripensamento verso una strategia ben più ampia e diversificata.

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