Caso Pesci, parla la sorella della vittima: “Legata frustata e picchiata”

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Testimonianza choc in Tribunale. A parlare la sorella della giovane ragazza che accusa di violenza sessuale l’imprenditore parmigiano 46enne Federico Pesci e il  nigeriano Wilson Ndu Aniyem, già condannato a 5 anni e 8 mesi con rito abbreviato.

Nel corso dell’udienza del 2 ottobre è stata ascoltata la testimonianza della 23enne sorella della presunta vittima, cui la ragazza avrebbe descritto nei dettagli la notte nell’attico di Pesci, accusato di violenza sessuale di gruppo e lesioni aggravate.

Secondo la ricostruzione della 23enne sua sorella si sarebbe svegliata “con male alle gambe, aveva anche dei segni sulle braccia e sul petto. Prima mi ha spiegato che era stata picchiata, poi mi ha detto che era stata legata: le hanno messo un collare al collo, l’hanno fatta gattonare, le hanno messo una pallina in bocca e l’hanno frustata”.

La sorella racconta la fragilità della vittima: “Si prostituiva, lo ha fatto per soldi. Si lei voleva fare sesso ma non così, ha urlato ‘Basta, basta’. L’hanno fatta anche bere e sniffare”. E ancora. “Mia sorella è fragile, racconta bugie. Tante, si prostituisce, si drogava, era seguita dal Sera. Dopo quella notte, ha tentato di suicidarsi con un mix di pasticche.

La difesa di Federico Pesci è passata al contrattacco, citando alcuni messaggi che la giovane avrebbe inviato dopo l’incontro nell’attico di Pesci, messaggi che possono minare la credibilità della vittima.

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