Censi, la Procura insiste col Riesame: “Arrestatelo”

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Peculato, corruzione, truffa. La collaborazione di alcuni amici per un sistema di falso e malaffare, l’auto del comune usata per andare a comprare cocaina, i debiti personali ripagati con soldi pubblici.

Queste le accuse che hanno fatto scattare i domiciliari per Andrea Censi, ex sindaco di Polesine Zibello.

Ex, perché dopo aver saputo che la Procura ha chiesto al Riesame la carcerazione, Censi si e’ dimesso. Fondamento della richiesta di carcerazione, che l’ex amministratore avrebbe violato due volte gli obblighi: scrivendo su Facebook e invitando una flottiglia di amici a pranzo.

“Potrebbe delinquere ancora” – accusano i magistrati. “Eccessivo anche i domiciliari” – replica la difesa. Al Riesame, la decisione.

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