La nuova Dc e le divergenze parallele: la replica a Berlusconi

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Riceviamo e pubblichiamo la nota della rinata Democrazia Cristiana.

Il compito storico dei Moderati è il discernimento. Fu così ai tempi del Partito Popolare di don Sturzo, che non cedette alle lusinghe della Destra ed in seguito alle sue violente repressioni. Fu la stessa cosa dopo la tragedia della guerra, quando De Gasperi – pur nella complessità di un accordo Istituzionale che potesse ricostruire il Paese dalle macerie del Fascismo – riuscì a evitare che i Moderati si appiattissero su una sterile posizione di pura opposizione al Comunismo, rendendo feconda la loro esperienza politica. Oggi il discernimento è la necessità vitale per chi voglia restituire Dignità alle esperienze politiche di Centrodestra, poiché dal momento della “discesa in campo” del grande capitale privato – nel 1994 – se ne è fatta una vera e propria caricatura, come ebbe a scrivere Indro Montanelli nel suo famoso fondo di addio alla “Voce” il 12 Aprile 1995.

La Democrazia Cristiana, nella suo rinato vigore, desidera sottolineare l’abuso che viene fatto della propria tradizione politica, da persone che nulla storicamente hanno avuto a che fare con essa. Il Presidente Berlusconi – proprio ieri, in occasione del messaggio ai militanti dell’Emilia Romagna e dell’apertura di una nuova sede in Regione – ha nuovamente fatto riferimento alle “ … idee del Partito Popolare europeo “, che Forza Italia dovrebbe incarnare “ con i nostri programmi liberali fondati sui nostri valori cristiani “. Ci sarebbe da sorridere, se non vivessimo in un Paese che da quasi 25 anni confonde la Destra con la Sinistra, come Berlusconi ben sa essendo stato amico intimo di Bettino Craxi. Vogliamo sperare il futuro contribuisca a dissipare questi equivoci, convinti – come siamo – che Forza Italia non sopravviverà al suo Leader, così come sarà anche per il PD a guida Renziana e per i Cinquestelle.

Noi siamo qui per restituire luce e verità ad un percorso politico di cui in troppi si sono voluti appropriare. La DC invita i militanti regionali di Forza Italia, i delusi del PD, gli ex militanti dei Popolari e della Margherita ad un momento di riflessione e chiede – coerentemente alla propria ragion d’essere – si facciano promotori di una stagione politica nuova, che possa restituire ai cittadini le tradizioni politiche Europee: Popolari, Socialisti e Liberali, senza più gli abominevoli esperimenti di convivenza tra diversi che sono stati la cifra politica della Seconda Repubblica. A ciascuno il suo, caro Presidente Berlusconi.

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