Pasimafi – Vendeva dati medici dei pazienti alle case farmaceutiche, nuove accuse e nuovi sequestri per Fanelli

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Avrebbe utilizzato i pazienti per vendere informazioni alle case farmaceutiche. Ennesima accusa per Guido Fanelli, “mammo e boss” della terapia palliativa ai domiciliari da un paio di mesi con una sfilza di accuse per aver sperimentato farmaci su ignari pazienti, ma anche lucrato sui corsi di formazione medica e aver pilotato somministrazioni e acquisti dei medicinali.

Così al luminare sono stati congelati altri 100mila  euro sui conti correnti.

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Non si ferma l’inchiesta Pasimafi, che dopo due anni di indagini dei NAs, coordinati dalla Procura di Parma, ha causato un terremoto tra Università di Parma, culminato nelle dimissioni del rettore Loris Borghi, case farmaceutiche e reparto di seconda anestesia del Maggiore.

Se per molti dei coimputati, Ugo e Marcello Grondelli, per Giuseppe Vannuci, a vario titolo amministratori di comodo di società farmaceutiche, ma anche per il delfino di Fanelli, Allegri, si sono già riaperte le porte della libertà, con la revoca dei domiciliari, per Guido Fanelli continuano i guai.

La Procura infatti ha disposto il sequestro di altri 100mila euro, oltre i 470mila già bloccati, sui suoi conti correnti. Mentre anche la Corte dei Conti ha stabilito che il luminare dovrà restituire all’Università di Parma altri 260mila euro per indebita attività libero professionale.

 

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