Inchiesta Pasimafi: torna libero anche Allegri

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Sono stati revocati i domiciliari anche per Massimo Allegri, il 43enne anestesista braccio destro di Guido Fanelli. Dopo che l’inchiesta dei Nas di Parma, lo scorso 9 maggio, aveva fatto scoppiare lo scaldalo sanità a Parma, Allegri è stato sentito in Tribunale dal Gip Sarli e dal PM Amara per 3 volte in 27 giorni. In queste occasioni ha parlato per ore, prima respingendo tutte le accuse poi spiegando la sua versione: versione che è stata a quanto pare ritenuta coerente e che ha convinto Gip e PM a concedere la revoca dei domiciliari venendo meno il pericolo di inquinamento prove e reiterazione.

Allegri è accusato di abuso d’ufficio: il medico di Milano avrebbe ricevuto 6 mila euro dalla casa farmaceutica Angelini e insieme a Fanelli avrebbe organizzato, individuando relatori e argomenti, il convegno medico “Worl medicine in park” a Maiorca, Spagna. Allegri avrebbe quindi tenuto rapporti diretti con i manager delle case farmaceutiche che sono proibiti per legge. Il medico sarebbe stato coinvolto anche nella relazione di evidenze scientifiche per il farmaco Vellofent dell’Angelini.

Ed è sempre Allegri che avrebbe messo nei “guai” anche l’ex rettore dell’Università di Parma, Loris Borghi. Il medico ha vinto nel 2015 il bando universitario con cui passò dall’Università di Pavia a ricercatore fisso a Parma. Un bando con un regolamento scritto appositamente per lui.

Lo scorso 28 maggio i domiciliari sono stati revocati anche per Marcello Grondelli, amministratore della Spindial di Lemignano e Ugo Grondelli, del consiglio d’amministrazione della Alteco Medical Ab.

Per Giuseppe Vannucci, amministratore della Appmed, si è approvata invece una attenuazione della misura cautelare dai domiciliari all’obbligo di firma.

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