Elezioni a Parma: è ballottaggio, Pizzarotti al 35% Scarpa al 33%

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E’ ufficialmente ballottaggio tra Federico Pizzarotti, col suo nuovo movimento Effetto Parma, e Paolo Scarpa, colui che tiene unito il PD con le liste civiche Parma Protagonista e Parma Unita Centristi.

E’ stata una lunga notte di spoglio: solo verso le 8:30 si hanno avuto le percentuali definitive delle 207 sezioni.

L’affluenza a queste amministrative 2017 è stata tuttavia bassa, si sono recati al voto solo il 53,68% degli aventi diritto. Nel 2012 l’affluenza era stata del 64,55%.

La distanza tra Pizzarotti e Scarpa è minima, 34,78% contro il 32,73%. Il neonato movimento Effetto Parma ha ottenuto però, da solo, il 34,59% contro il 14,85% del PD, il principale partito cittadino e nazionale. Stessa percentuale, più o meno, della lista civica di Scarpa che ottiene il 13,72%. Un calo significativo quindi nell’area PD, cinque anni fa infatti presero il 25,16%.

Laura Cavandoli, la candidata del centro destra (LN, FI, FdI), ottiene il 19,28%. Un risultato sotto le aspettative di Lega Nord in particolare, come spiega la stessa candidata confrontandosi con la media nazionale. Ma per la prima volta a Parma la Lega Nord approderà in Consiglio Comunale con il 12,06% di preferenze. Nel 2012 prese solo il 2,7% con Andrea Zorandi. Nella coalizione della Cavandoli anche Forza Italia che ottiene il 2,7% mentre 5 anni fa ebbe il 4,72%.

Sotto ad ogni aspettativa il risultato del Movimento 5 stelle che ha deciso di candidare Daniele Ghirarduzzi. I sondaggi lo davano al 9%, gli exit poll addirittura dal 13 al 19%. Ghiraduzzi ottiene invece il 3,18% (3,48% solo la lista grazie al voto disgiunto). Cinque anni fa il M5s prese il 19,9% al primo turno.

Alfieri prende il 2,57%, Manno l’1,98%, Greci l’1,98%, Bacchieri l’1,77%, Bergamini l’1,25%, Russo lo 0,48%.

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A vincere sembra quindi l’astensionismo con più del 46% dei parmigiani che ha deciso di non dare nessuna preferenza a questo primo turno. Ora si aspetta il 25 giugno, il giorno decisivo, quello del ballottaggio che determinerà il nuovo sindaco di Parma.

Ecco i commenti dei candidati.

Federico Pizzarotti:

Paolo Scarpa:

La bassa affluenza è il risultato che amareggia di più Laura Cavandoli:

Pizzarotti avrebbe potuto vincere al primo turno se avesse raggiunto il 51% dei voti. Gli elettori parmigiani sono quindi chiamati al voto il 25 giugno per il ballottaggio.

Una volta scoperto chi sarà il nuovo sindaco si assegnerà il premio di maggioranza che consiste nel 60% dei seggi dei consigli comunali. La soglia di sbarramento è stata fissata al 3% quindi moltissime liste non verranno rappresentate in Comune – a partire dal PCI di Ettore Manno che le scorse elezioni ottenne il 5,4% e oggi l’1,98% – a meno che non si creino nuove alleanze (apparentamenti) per il ballottaggio.

Leggi i commenti del day after:

Pizzarotti&Scarpa, il day after è lieto: “Soddsifatti”. Cavandoli: “12% della Lega vale una vittoria”

Day after elezioni: i commenti degli “esclusi” al ballottaggio. Molto deluso Alfieri

 

3 Commenti

  1. Giuseppe Romanini (PD)
    “Il voto di ieri, benché segnato da un astensionismo che non credo abbia precedenti nella storia della nostra città e che, proprio per questa ragione, deve sollecitare una riflessione e una risposta non superficiale, conferma l’attenzione dei parmigiani alla proposta politica di Paolo Scarpa che dopo essersi affermato alle primarie indette dal centrosinistra ha saputo costruire intorno a sé una proposta politico-amministrativa credibile e convincente”.

    “Al ballottaggio di domenica 25 giugno, come sempre, si ripartirà da uno zero a zero. Nei prossimi quindici giorni Paolo e la squadra avranno ancora l’opportunità di far conoscere le loro idee e sono certo che i cittadini di Parma ne riconosceranno e premieranno il valore. Penso che ci siano oggi tutte le condizioni per vincere questa sfida”.

  2. Patrizia Maestri (PD)
    “Il risultato di Paolo Scarpa e del centrosinistra è decisamente positivo e pone le basi per quel cambiamento di cui Parma ha veramente bisogno. Solo 1500 voti ci separano da Federico Pizzarotti che, in qualità di Sindaco uscente, ha potuto godere di un’esposizione non indifferente. Ma forse anche questo ha influito: ai parmigiani interessa Parma, non la carriera di questo o quel candidato”.

    Questo il commento della deputata Patrizia Maestri al primo turno del voto amministrativo a Parma di ieri.

    “Preoccupante è il crollo dell’affluenza, peggiore a Parma rispetto a molte delle altre città chiamate al voto. Nonostante la pluralità delle candidature presentate, quasi la metà dei parmigiani ha ritenuto di non sentirsi rappresentata” – ha aggiunto – “La partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e al voto va coltivata nel tempo e non solo durante la campagna elettorale. Credo che rianimare la passione civica che ha sempre segnato la nostra città, recuperando anche il ‘non fatto’ di questi anni, sarà uno degli obiettivi prioritari della prossima Amministrazione Comunale”.

  3. Giorgio Pagliari (PD)
    “Dal voto dei cittadini emerge una cosa chiara: il centrosinistra a Parma ha ottenuto un risultato soddisfacente e voglio fare i miei complimenti al candidato Paolo Scarpa e a tutti quelli che hanno lavorato a partire dalla nostra lista Pd. Ora, con il ballottaggio, si riparte da zero e faremo il massimo per avere un sindaco in grado di cambiare la città veramente”. Usa queste parole il segretario provinciale del Partito democratico, Gianpaolo Serpagli, il risultato della amministrative che ha visto il candidato del centrosinistra arrivare al ballottaggio con il sindaco uscente. “Abbiamo davanti 15 giorni impegnativi e difficili, ma decisivi per il futuro di Parma. Siamo pronti a lavorare insieme e senza divisioni per convincere tutti i parmigiani che il nostro programma è quello più adatto per tornare a far vincere Parma”.

    Serpagli, conclude il suo intervento con una riflessione sulla scarsa affluenza. “Si sono recati alle urne solo il 53% degli aventi diritto – conclude Serpagli – è un campanello d’allarme che ci deve far riflettere, nei prossimi giorni dovremo impegnarci anche per far tornare i cittadini ad avvicinarsi alla buona politica e siamo certi che le nostre proposte possano essere quelle vincenti”.

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