Day after elezioni: i commenti degli “esclusi” dal ballottaggio

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Nel day after delle elezioni è tempo anche di riflessioni a freddo degli “esclusi” al ballottaggio, coloro che ora potrebbero essere l’ago della bilancia per la vittoria di Federico Pizzarotti o Paolo Scarpa. Non si escludono possibili nuovi apparentamenti, soprattutto nell’ala Scarpa considerando che a Pizzarotti hanno un po’ tutti girato le spalle in questi mesi di campagna elettorale. In particolare sono i voti di destra che diventeranno determinanti anche se la candidata Cavandoli ha già dichiarato che non indirizzerà i suoi elettori verso uno o l’altro candidato.

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Molto deluso Luigi Alfieri: “Il risultato elettorale che abbiamo conseguito in questa tornata elettorale è al di sotto delle nostre aspettative. Il nostro sogno, condensato in un programma innovativo, non è stato condiviso come pensavamo. La polarizzazione sui tre candidati più visibili (sindaco uscente, centrosinistra e centrodestra) ci ha penalizzati. Il 45 per cento di astensioni ci spaventa. Ringrazio la mia squadra di ragazzi, donne e uomini straordinari e ringrazio chi ci ha votato. Ora ci riuniremo per decidere il nostro percorso per il futuro”.

Deluso e onesto nell’ammissione che qualcosa non e’ andato come doveva il capolista di Forza Italia Vittorio Andrea Vaccaro: “Commentare un risultato così negativo non è molto facile, ma non ho mai amato commentare, ho sempre preferito fare; questa volta evidentemente non ho fatto bene. Nel mondo dello sport c’è il punteggio, il cronometro, il giudice a dire se hai fatto bene o male, in politica ci sono le elezioni e i voti dicono chi ha spiegato meglio, in modo più convincente, le proprie proposte.

“Questa volta non è andata bene. Tutto qui, molto molto semplice. – prosegue Vaccaro -Non esistono scuse o scusanti. Citando la mia canzone preferita “…abbiamo scuse, che anche se buone, non c’è nessuno che le ascolterà” in questo caso sono io il primo a non volerle ascoltare. Era, tra tutte, la mia decima competizione elettorale e, dopo nove concluse con successo, è arrivata la prima con il risultato opposto. Facendo un paragone sportivo anche Valentino Rossi sta aspettando per il decimo mondiale, quindi sono ottimista, fiducioso ed in ottima compagnia.

Un grazie di cuore a chi mi ha votato, credendo in me, a chi mi ha supportato e a tutti quelli con cui ho condiviso questo percorso, a partire da Laura! Desidero anche fare i migliori auguri a chi governerà la città per i prossimi cinque anni. È stata senza dubbio un’esperienza importante della quale fare tesoro per le nuove sfide che ci saranno in futuro. Mi auguro che Forza Italia a Parma possa finalmente ripartire partendo da chi ci crede ed è disposto a mettere in gioco molto più di quello che può ottenere; superando, una volta per tutte, le incomprensioni interne che fanno male a Forza Italia e soprattutto alla città. Viva Parma, Viva Forza Italia, Viva l’Italia, Viva la Libertà!”.

Filippo Greci si esprime molto soddisfatto: “Per essere un movimento nato di fatto a marzo siamo andati bene. Abbiamo fatto una campagna elettorale sprovvisti di mezzi finanziari, abbiamo speso solo 5 mila euro, ma abbiamo raggiunto le persone e lo dimostra il fatto che abbiamo raggiunto l’1,98%, più di CasaPound, più del PCI di Manno e di Forza Italia che sono realtà presenti da tanto sul territorio. Ora riuniremo il direttivo per decidere come proseguire il nostro percorso, non escludo un dialogo con Paolo Scarpa”.

Emanuele Bacchieri, CasaPound

Emanuele Bacchieri, candidato di CasaPound, è soddisfatto del risultato raggiunto (1,8%):” Il lavoro fatto non solo in campagna elettorale ma nell’arco degli ultimi cinque anni sta pagando, dato che nell’indecifrabilità del quadro politico cittadino portiamo a casa un risultato che forse in pochi si aspettavano alla vigilia di queste elezioni. Abbiamo decuplicato i consensi rispetto alle politiche di cinque anni fa, segno che nel frattempo siamo riusciti a radicarci portando avanti le nostre battaglie a difesa degli italiani, contro criminalità e degrado, con una presenza costante a fianco dei parmigiani. E così dobbiamo continuare dato che non è certo nel nostro stile rimanere fermi fino alla prossima tornata elettorale. Le 1350 preferenze raccolte sono voti per CasaPound a tutti gli effetti e non si spostano, da questi lanciamo già da oggi la nostra sfida per il futuro”.

Il Partito Comunista di Laura Bergamini rivolge un grazie “di lotta” ai suoi sostenitori e candidati: “Ci impegniamo pubblicamente a trasformare questo risultato positivo per noi in azioni di rafforzamento del Partito e di lotta sociale. Un sentito ringraziamento lo rivolgiamo ai nostri candidati indipendenti ed a tutti i compagni militanti che con abnegazione e spirito di sacrificio hanno sostenuto e promosso una dura e proficua campagna elettorale. In piena coerenza col nostro progetto e programma dichiariamo che nessuna poltrona elettorale vale e varrà alleanze con formazioni che esprimono in un modo o nell’altro le incarnazioni di politiche antipopolari. La nostra campagna elettorale finisce ed immediatamente riparte da qui”.

Pia Russo, “l’Altra Voce di Parma” è soddisfatta, nonostante un risicato 0,48%. “In un mese abbiamo creato un movimento finalizzato alla povera gente, a denunciare le anomalie e la scarsa chiarezza dell’amministrazione Pizzarotti sulla situazione del bilancio e delle partecipate. In un mese ho raccolto le firme e creato un movimento: è già una vittoria. E questo è solo l’inizio, il movimento rimarrà vicino ai cittadini e combatterà per loro, con loro. Sapevamo di avere poca visibilità rispetto ai partiti, e rispetto a chi ha iniziato prima di noi. Ma sono certa di aver fatto qualcosa di importante per la città, e so che se noi civici fossimo stati bravi a correre tutti insieme, uniti, avremmo vinto”.

Sconforto ma forza nel voler continuare il lavoro invece per il candidato del PCI, Ettore Manno: “Il popolo di sinistra ha perso il ‘sol dell’avvenir’ e non ha riconosciuto valida la mia proposta. Profonda delusione per la bassa partecipazione che ha confermato matematicamente che quando cala l’affluenza la sinistra paga maggiormente. Domani ci riuniremo per fare un’analisi attenta del voto e della sconfitta di cui mi accollo le responsabilità, evitando lo squallido spettacolo di dare colpe ad altri o, ancor peggio, agli elettori. Se noi non stiamo bene il PD non sta meglio, visto che senza la lista Parma Protagonista avremmo rischiato il Pizzarotti-bis al primo turno. Continuerò il mio impegno politico come ho sempre fatto come consigliere  tra i più presenti, contribuendo con i miei valori a fare proposte condivise come le unioni civili e il testamento biologico votati grazie a me. Nella riunione di domani decideremo anche che posizione prendere in vista del ballottaggio del 25 giugno”.

Daniele Ghirarduzzi, Movimento 5Stelle –  Incassiamo questo 3 virgola qualcosa per cento, fieri di esserci e di avere dato tutto ciò che potevamo, non solo in questi mesi, ma nei quattro anni di nostro attivismo. Abbiamo pagato lo scotto di un Federico Pizzarotti che, colto dall’effetto poltrona, ha fatto di tutto per distruggere la reputazione del MoVimento 5 Stelle. C’era quasi riuscito, poi, sapendo di essere incandidabile per il M5S si è creato un abito su misura. Bene, ora lui non è più con noi, ora lui si è schierato coi poteri forti, ma noi ci siamo, e stiamo dalla parte della gente. Lui sta di là e noi stiamo di qua. Ormai la gente l’ha capito. Purtroppo sembra non aver capito che la colpa non è stata nostra ma sua! Se una donna fa le corna al marito e va con altri uomini ricchi e potenti la colpa è del marito? Comunque non importa, questo è solo un punto di partenza per rigenerare il MoVimento dal basso, questo a noi interessava, niente altro, nessuna polemica. Da qui si riparte per davvero. Questa volta #sulserio

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