Borgotaro, Laminam: cassa integrazione di 3 mesi a causa dei limiti produzione

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E’ stato sottoscritto in Regione un accordo che consente all’impresa Laminam di Borgotaro l’avvio di un periodo di tre mesi di cassa integrazione straordinaria. Questa dovrebbe prendere inizio la settimana prossima.

La necessità di adoperare questa misura straordinaria, nonostante l’azienda non sia  in crisi economica, è nata dal fatto che “la limitata possibilità di produzione dell’ultimo periodo non ha consentito all’azienda di poter rispondere a tutti gli ordini provenienti dal mercato”. A causa della strana “puzza” che ha invaso il paese montano da gennaio di quest’anno, l’azienda era stata costretta a chiudere la produzione per 10 giorni dal 14 al 24 aprile. Dopo era ripresa la realizzazione di solo “gres porcellanato” che non prevede l’utilizzo di vernici naturali ritenute causa dell’odore divenuto ormai insopportabile per i cittadini che lamentavano irritazioni a occhi e gola,in alcuni casi anche rush cutanei.

Leggi: Borgotaro, svelato mistero “puzza”. Rossi: “Ora una soluzione per l’odore”

I toni si erano fatti molto accesi prima della decisione della sospensione momentanea dell’attività. In un incontro istituzionale per fare il punto della situazione molti cittadini si erano riuniti sotto al municipio fischiando, urlando e insultando il sindaco Diego Rossi, i dirigenti Arpae ed Ausl, i rappresentanti dell’azienda (leggi: Caso “puzza” Borgotaro- Fischi e insulti sotto al Municipio (video)).

Dopo il 14 giugno riprenderanno le valutazioni, osservazioni e controdeduzioni da parte di tutti i soggetti coinvolti: compreso il comitato cittadino Aria del Borgo e Legambiente che sono stati ammessi al tavolo insieme a sindaco, Ausl, Arpae lo scorso 31 maggio.

Il caso “puzza” a Borgotaro aveva fatto scattare un indagine da parte dei Nas dei Carabinieri e aperto un fascicolo dalla Procura.

 

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