Elezioni- Alfieri: “Palazzi del Comune, cascano intonaci, affreschi e credibilità dell’amministrazione”

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Luigi Alfieri interviene sul patrimonio artistico e architettonico della città: «Basta entrare nei palazzi di proprietà del Comune per vedere in che stato sono».

«Oggi vorrei fare riflettere i cittadini di Parma sulle condizioni reali di parte del patrimonio architettonico e artistico della città – spiega il candidato sindaco della lista civica Alfieri per Parma –. Se andiamo oltre e dietro le facciate di luci, fiori, fontane colorate, pavimentazioni rifatte in fretta e furia prima dell’avvio della campagna elettorale, scopriamo che cascano gli intonaci, gli affreschi e la credibilità di un’amministrazione.

Per conoscere il vero stato di salute dei palazzi della nostra città bisogna entrarvi e allora si scoprono situazioni inaccettabili, sia perché l’ammaloramento delle pareti, dei soffitti con macchie estese minano affreschi d’epoca, sia perché chi ci lavora si trova a convivere con situazioni poco igieniche e, quando piove, deve addirittura provvedere con classiche bacinelle molto bohèmiennes.

La cosa è ancora più grave – prosegue Alfieri – se si scopre che le infiltrazioni nei tetti, le crepe poco rassicuranti sono state segnalate già da anni al proprietario degli immobili che è il Comune di Parma.

In questo caso sto portando l’esempio del palazzo sede dell’Aics (Associazione italiana cultura e sport) in piazzale San Sepolcro, ma sono tanti i luoghi lasciati all’incuria che ospitano uffici d’associazioni. Le immagini a corredo parlano chiaro e dimostrano a cosa mi sto riferendo.

A questa realtà diffusa ma nascosta ai più, s’aggiungono le deplorevoli e note condizioni dei voltoni della Pilotta, da tempo immemorabile scambiati per latrine – ogni giorno paghiamo l’intervento di disinfezione per ripulire i portici farnesiani impregnati d’urina – e di bei palazzi storici (come per esempio il Circolo di lettura) spesso “abbelliti” dai bidoni per la raccolta differenziata o peggio da sacchetti abbandonati. Chi lo spiega ai turisti – conclude Luigi Alfieri – che non sono installazioni di “garbage art” per Parma 360°»?

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