22 giugno-17 luglio: apre finalmente l’Arena estiva del Teatro Due

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Teatro musicale, Teatro Classico,Poesia,Danza un programma trasversale con prime nazionali e ospiti internazionali di grande prestigio per la prima Stagione Estiva di Fondazione Teatro Due che, dal 22 giugno al 17 luglio2017 inaugurerà la grande Arena Shakespeare di Parma, spazio unico in Italia.

Con l’apertura dell’ Arena Shakespeare e gli spazi ad essa collegati arrivano a dieci i luoghi di rappresentazione di Fondazione Teatro Due, completando la configurazione di una delle fabbriche teatrali contemporanee più articolate e versatili del nostro paese e all’avanguardia nel panorama europeo.

Il primo appuntamento, in corrispondenza con il solstizio estivo è Sogno di una notte di mezza estatedi William Shakespeare, realizzato grazie alla collaborazione diFondazioneArturo Toscanini e Fondazione Teatro Due con la direzione musicale di Loris Borgogellie la direzione teatrale di Walter Le Moli,uno dei più importanti esempi di incidental musicche fonde il verso recitato e il canto, intrecciando con sapienza e raffinatezza le splendide musiche di scena per Soli, Coro e Orchestra op. 61 di Felix Mendelssohn Bartholdy.

Sogno di una notte di mezza estate è il capolavoro shakespeariano che ha accompagnato e ossessionato Mendelssohn, fin da quando, profondamente suggestionato dalla lettura della commedia, il compositore a diciassette anni sentì l’impulso di scrivere un’ouverture destinata fin dalla prima esecuzione, nel 1826, a un’immediata e immensa celebrità. Trascorreranno molti anni, ma il Sogno di una notte di mezza estate tornerà ad ispirare Mendelssohn, invitato a comporre una serie di numeri musicali che accompagnassero una eccezionale rappresentazione della commedia shakespeariana in scena il 18 ottobre 1843, a Berlino, in un allestimento curato dallo scrittore Ludwig Tieck e dallo stesso Mendelssohn, alla presenza della corte di Friedrich Wilhelm IV, re di Prussia.

 

Si avvierà a partire da questo primo anno una sezione di Teatro Classico, che potrà proseguire anche con riscritture del teatro delle origini; ad inaugurare questa attività sarà la messa in scena in prima Nazionale della più antica tragedia greca:I Persiani di Eschilocon la grande interprete di eroine tragiche Elisabetta Pozzi, la regia diAndrea Chiodie un cast di dieci attori. Con lo sguardo di un reporter di guerra ante litteram, Eschilo ci offre unavisione inedita sul dramma della disfatta dell’armata di Serse a Salamina che celebra la saggezza della misura e dell’accettazione del limite umano.

Dopo la più antica tragedia verrà sarà le volta deLe Rane di Aristofane che con comicità e leggerezza conduce il pubblico in un viaggio agli inferi surreale e sgangherato, alla ricerca della verità sul ruolo politico della cultura.

Tra le iniziative di approfondimento segnaliamo l’eccezionale presenza di Pierre Judet de la Combe, fra i massimi ellenisti del panorama accademico internazionale, a introdurre il lavoro de I Persiani con un seminario rivolto ad attori e drammaturghi e una Lectio Magistralisaperta al pubblico.

Con lo studio e la messa in scena di testi classici e riscritture contemporanee, Arena Shakespeare nel tempo potrà diventare un punto di riferimento per il Teatro Classico nel nord Italia.

 

Poesia in Arenasarà dedicata ai grandi poeti contemporanei internazionali. Grazie alla collaborazione di Nicola Crocetti, saranno presentialcuni fra i maggiori poeti del mondo: il premio Nobel Wole Soyinka, Durs Grünbein, Adam Zagajewski,Tony Harrison accompagnato dall’interprete shakespeariana Sian ThomaseAntonella Anedda, una delle voci emergenti della poesia italiana. Ogni serata verranno propostiReadingin lingua originale, in cui gli autori stessi daranno voce ai versi delle loro opere, restituiti in italiano, tra gli altri,da Alvia Reale, Bruna Rossi, Maria Paiato,Elisabetta Pozzi.

A chiuderePoesia in Arenasarà l’inizio di un viaggio che porta dall’Odisseadi Omero all’Odissea del grande poeta grecoNikos Kazantzakis.

L’Odissea di Kazantzakis si compone di 24 Canti, quante sono le lettere dell’alfabeto greco, e quanti sono i canti dei poemi omerici. Lo scrittore cominciò a comporla nell’inverno del 1925 a Creta, dove scrisse i primi cinque canti. I restanti 18 canti li scrisse in un isolamento ascetico a Egina in appena quattro mesi, dal 20 maggio al 22 settembre 1927. Kazantzakis aveva una capacità lavorativa prodigiosa, e scriveva al ritmo travolgente di circa 200 versi al giorno. Il capolavoro dell’autore di Zorba il Greco e L’ultima tentazione di Cristo non è stato ancora integralmente tradotto in italiano. La versione che verrà proposta per la prima volta al pubblico è solo una parte dei 33333 versi che compongono la totalità dell’operaed è il frutto del lavoro di traduzione di Nicola Crocetti, tutt’ora in corso.

La nuova saga dell’eroe itacese creata da Kazantzakisaffascina e cattura confermandosi comel’ultimo grandioso epos creato da un poeta moderno. Il suo Ulisse, una volta rimpatriato, decide di rimettersi alla testa dei suoi compagni e riprendere il mare in un immaginifico percorso da Sparta, alle sorgenti del Nilo, dagli intrighi di Creta fino ai ghiacci dell’Antartide, un viaggio che tenta di dare un nuovo senso alla vita, un nuovo significato alla morte, e di consolare l’umanità.

 

Ultimo appuntamento per l’estate 2017 sarà con la danza. Hervé Koubicoreografo franco-algerino, nominato nel 2000 Chevalier des Arts et des Lettres a seguito del folgorante successo delle sue creazioni in tutto il mondo, ha realizzato lo spettacolo Les nuits barbaresdedicato alle origini culturali dell’intero bacino mediterraneo. Definito dalla stampa internazionale “spettacolare, sublime, e superlativo” lo spettacolo sarà presentato in esclusiva perla prima volta in Italia all’Arena Shakespeare. Con una compagnia di dodici straordinari danzatorialgerini, il coreografo realizza un gioiello che unisce la potenza ipnotica della parata di guerra e la precisione di un balletto classico e affronta la paura ancestrale del barbaro, portando agli occhi del pubblico ciò che di più affascinante c’è nell’incontro fra culture e religioni.

 

 

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