Rapina prostitutata a Pontetaro: sessantenne in manette

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Aveva rapinato, coltello alla mano, una prostituta italiana, lungo la Via Emilia Ovest a Pontetaro, la notte del 27 maggio 2016. Una scena di ordinaria violenza, di cui ormai le cronache sono tristemente piene.

Dopo aver adescato la lucciola iniseme a un complice, G.F., operaio moldavo classe ’58 con piccoli precedenti, l’aveva minacciata con un coltello, portandole via 400 euro in contanti.

Dalle testimonianze delle “colleghe” presenti e della vittima, i Carabinieiri di Salso, dopo una lunga indagine, sono risaliti all’auto del colpevole, poi all’uomo, riconosciuto dalla donna in un fascicolo fotografico.

Così per il 60enne, residente a Parma, sono scattate le manette: l’accusa rapina aggravata in concorso (con ingoti, il complice è ancora in fuga).

I precedenti –  Gennaio 2009, Rica Astrid, albanese, 22 anni, aveva picchiato a sangue una prostituta romena: pretendeva il pizzo per l’occupazione della strada, le aveva portato via 240 euro e il cellulare. Ma si è beccato 5 anni di galera.

Il 12 giugno 2009 una prostituta reggiana di 52 anni fu aggredita e rapinata a S.Ilario da tre giovani, fra cui un diciassettenne e un 26enne di Parma, bloccati dai carabinieri poco dopo. La donna era salita sulla vettura dopo aver concordato una prestazione sessuale e poi era stata rapinata.

Nell’agosto 2009 vennero arrestati un russo di 32anni senza fissa dimora e un 29enne moldavo, oltre a subira la denuncia per ricettazione, dopo aver malmenato e rapinato una squillo in via Emilio Lepido. L’allarme era stato dato dal fidanzato della donna, appostato in attesa che la ragazza finisse il turno.

Maggio 2014: in carcere finisce Mamadou Mbengue, 25 anni senegalese. Beccato dopo aver violentato e picchiato una prostituta a Reggio Emilia, è accusato di essersi reso responsabile di una serie di reati analoghi lungo la via Emilia, tra Parma e Bologna.

Febbraio 2016: I carabinieri di Parma hanno arrestato, su ordine della Procura, un cittadino senegalese di 33 anni accusato di aver commesso 9 rapine ai danni soprattutto di prostitute a Parma e a Reggio Emilia, identificato e perquisito dopo una lunga serie di appostamenti, a casa aveva “gli scalpi” dei colpi precedenti.

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