Parma, il turismo congressuale si conferma in buona salute

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L’ultima edizione del Cibus conferma Parma e l’Emilia Romagna al centro del turismo congressuale nel nostro Paese, con un crescente successo di buyer ed espositori. In attesa del grande evento di aprile 2017, ecco alcune interessanti notizie sul settore.

Una edizione con numeri straordinari, con un incremento del 30 per cento degli espositori ma soprattutto con il coinvolgimento di tremila buyer provenienti da tutto il mondo, grazie anche al supporto come partner di un leader indiscusso del settore come Fiere di Colonia. È questo il consuntivo della 51esima edizione di Cibus Tec, il salone delle tecnologie di Fiere di Parma, che si è chiuso a fine ottobre.

Cibus Tec, tra tradizione e innovazione. La manifestazione, considerata tra le più strategiche del settore, raccoglie il meglio della filiera industriale per l’alimentazione – dalla selezione alla trasformazione, fino all’imballaggio e alla logistica – in un mix virtuoso tra tradizione e innovazione. E la strategia di crescita continua anche per l’anno prossimo, quando l’evento punterà su un connubio forse ancor più interessante.

Verso il 2017 con SlowFood e Vinitaly. È stata infatti presentata ufficialmente la nuova fiera Cibus Connect, che si terrà a Parma il 12 e il 13 aprile 2017 e sarà dedicata allo sviluppo internazionale del Made in Italy alimentare, grazie alla collaborazione con Slow Food e con Vinitaly. Come annunciato dall’ad di Fiere di Parma, Antonio Cellie, Cibus Connect sarà “un appuntamento baricentrico nel calendario fieristico internazionale e in continuità con Vinitaly, a Veronafiere, per offrire a operatori e buyer di tutto il mondo una settimana di incontro col migliore cibo e vino italiani».

Il meglio del food & wine in Italia. In particolare, la città emiliana ospiterà “la piattaforma fieristica di Slow Food”, ovvero la più famosa associazione internazionale impegnata a ridare valore al cibo. La nuova fiera avrà dunque un occhio di riguardo al meglio del comparto food&wine in Italia, con un percorso espositivo suddiviso in padiglioni merceologici dedicati sia al prodotto “fresco” che al “grocery”, che si affiancheranno a show cooking a cura delle aziende espositrici e workshop in ambito “Food&Retail”.

Le fiere a Parma. Non è certo un caso che la scelta sia ricaduta sulla città emiliana, che negli ultimi anni è stata protagonista di un notevole sviluppo nel settore delle fiere in Emilia Romagna, insieme agli altri due poli di Bologna e Rimini. Come rivela la ricerca su Meeting Hub, il portale dedicato alla ricerca della giusta location per l’organizzazione di eventi e fiere, oggi realizzare un meeting a Parma significa poter contare su sale e centri congressi qualificati, professionalità degli addetti al settore e offerta di servizi di primissimo livello sul piano nazionale.

L’intervento della Regione. Anche l’amministrazione pubblica sembra aver compreso le potenzialità del settore, tanto che nella recente legge regionale che modifica la disciplina dell’organizzazione turistica dell’Emilia-Romagna, approvata nei mesi iniziali di questo anno, sono state introdotti specifici riferimenti alla promozione del turismo congressuale, considerato un asset fondamentale per il territorio della regione dell’Italia centrale. Come spiega il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, “il tema della valorizzazione territoriale è fondamentale perché è cambiato il comportamento delle persone. Il milione e mezzo di presenze registrato in più nel 2015 dimostra che possiamo essere sempre più attrattivi se mettiamo a sistema le tante eccellenze che abbiamo”.

Il piano di Bonaccini. Nello specifico, poi, Bonaccini è convinto che “con questa legge, frutto di un grande lavoro di squadra con i territori e i soggetti interessati al turismo, creiamo le condizioni per portare a due cifre l’incidenza del turismo nel Pil dell’Emilia-Romagna ed aumentare la competitività dell’intera regione. Fondamentale sarà tenere insieme gli interventi di sostegno e valorizzazione del settore turistico, con quelli sulle infrastrutture, necessarie affinché i turisti si spostino nel più breve tempo possibile”.

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