Lega Nord: “Migranti, Renzi vada a Tabiano”. Regione esclude nuovi arrivi profughi. La risposta di Gualmini

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E’ questa l’accoglienza che intende la Rossi? Con questa foto, scattata in Via Imbriani e postata su Facebook da Luigi Alfieri, un concittadino si chiede: “E’ questo il genere di accoglienza che intende la Rossi?”.

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Il commento della Lega Nord – Intanto, la Lega Nord invita Renzi a farsi un giro nella Tabiano invasa dai migranti. “Renzi va a fare passerella a Vaio ma si guarda bene da andare a fare un giro, appena cinque chilometri più in là, dove di più ce ne sarebbe bisogno, a Tabiano il posto in cui è più evidente la sua pessima gestione dell’emergenza migranti”. Con queste parole il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega Nord, Fabio Rainieri, ha concluso la nuova discussione che è stata affrontata in Regione, in Commissione assembleare politiche per la salute e servizi sociali, sull’eccessivo numero di migranti accolti a Salsomaggiore e particolarmente a Tabiano dove con 150 presenze sono arrivati a quasi un terzo della popolazione residente nella frazione che è di 580 persone. Il Consigliere del Carroccio emiliano ha giudicato “poco convincente” la risposta ricevuta dalla Vice Presidente della Giunta regionale ed Assessore al welfare, Elisabetta Gualmini, alla sua interrogazione sul problema. Gualmini aveva infatti auspicato un “necessario salto di qualità nel sistema di accoglienza nazionale” che soprattutto preveda una più equa distribuzione dei migranti per i territori di modo che non si ripetano situazioni squilibrate come quelle di Tabiano dove comunque non prevede gravi problemi di sicurezza e decoro pubblico. Secondo Rainieri, invece “manca proprio un progetto chiaro e ben definito per l’accoglienza. Come ha detto l’Assessore al Welfare di Parma Laura Rossi, con la quale stavolta mi trovo ma notoriamente non vado d’accordo, senza progetti per l’integrazione, e io aggiungo senza un’efficace politica di rimpatri, queste persone ricadono nell’illegalità con conseguenti problemi di sicurezza. Piazzale della Pace a Parma è lì a dimostrarlo. A Tabiano e Salso poi, l’eccesso di assegnazioni sta creando enormi danni anche alla vocazione turistica termale dell’area perché la presenza di migranti irregolari a spasso durante il giorno per quelle località è un deterrente all’afflusso di curandi che si aggiunge alla già nota crisi del termalismo”.

La risposta del vicepresidente Elisabetta Gualmini all’interrogazione della Lega: “La metà dei Comuni dell’Emilia-Romagna non accoglie migranti e la Romagna è “sotto quota”, in particolare le province di Rimini e Forlì -Cesena. Ne sono accolti il 14,2 %, con picchi a Salsomaggiore Terme (149 richiedenti asilo) dove risiedono meno del 5% degli abitanti di quella provincia, ma sono presenti il 18,26% dei richiedenti asilo ad essa assegnati”. A Tabiano sono 580 i residenti contro i 149 migranti accolti in albergo.

Gualmini esclude inoltre ulteriori arrivi nella provincia di parma: “Una situazione che non può funzionare nel lungo periodo e probabilmente i criteri di ripartizione provinciale condivisi con le Prefetture dall’estate 2014 stanno mostrando limiti. La presenza di 150 migranti a Tabiano non mi vede per nulla concorde ed è evidentemente lontana dalla linea espressa da Regioni e Anci nazionale che chiede il collocamento del minor numero possibile di richiedenti nel maggior numero possibile di Comuni. La situazione oggi è aggravata anche dall’emergenza terremotati che ha costretto ad escludere quelle regioni dal riparto”.

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