Focus: la situazione dei prestiti in Italia nel 2016

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L’Italia sta vivendo uno dei periodi di crisi più tragici degli ultimi anni. Infatti di questo passo si rischia di battere i momenti bui degli anni 40. Il debito pubblico è davvero molto alto e, purtroppo, in continua crescita, quindi, anche l’inflazione si fa sentire. Questo ha avuto conseguenze anche sui prestiti e sugli investimenti dei cittadini. Dopo un periodo di trend negativo in questa prima parte di 2016 i prestiti sono ritornati a far registrare un trend positivo.

Ma qual è il motivo principale che induce gli italiani a richiedere un prestito? Secondo uno studio è emerso che la motivazione principale è quella della ristrutturazione della propria casa. A seguire troviamo l’acquisto di un’auto usata e sul terzo gradino di un ipotetico podio ci sono i prestiti per coprire le spese dell’arredamento. Interessante scoprire anche la durata dei prestiti: il 19,6% ha una durata di 60 mesi, mentre il 15,2% di 48 mesi. L’importo medio è di 11635 euro, in calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando si era assestato a 12003 euro. Il 30,6% ha, infine, un importo compreso tra i 5000 e i 10000 euro. Andiamo a questo punto a dare un’occhiata alla distribuzione geografica dei prestiti. Al primo posto troviamo il Nord Italia con il 39,4% delle erogazioni, seguito dal Sud e dalle isole con il 38,8%, mentre il centro si assesta al 21,8%.

Focalizzando l’attenzione sulla nostra regione notiamo che i prestiti in Emilia Romagna sono in crescita costante in questi ultimi mesi e riguardano sia i singoli cittadini che le imprese.
I cittadini, ovviamente, fanno richiesta minore di prestiti, però a differenza delle altre regioni, gli emiliani hanno fiducia in questo periodo di risalita. Questo è dovuto anche al fatto di un minore tasso di disoccupazione rispetto alle altre regioni italiane. Ed è ovvio perché avendo un regolare contratto di lavoro le possibilità di accesso al credito sono molto elevate rispetto a chi è più sfortunato. Ma sono soprattutto le imprese ad aver fatto registrare una richiesta di prestiti, ci riferiamo in particolare all’industria meccanica, elettrica e dei mezzi di trasporto che lavorano con l’import ed export.

Negli ultimi anni, dobbiamo ammetterlo, è cambiato il modo di informarsi prima di richiedere un prestito. Il che è dovuto al fatto che su internet ci sono siti specializzati che ospitano nelle proprie pagine tutte le informazioni necessarie. Oltre a questi, ovviamente, ci sono anche coloro che ad esempio decidono di fare un salto sul sito unicredit.it o di qualsiasi altra banca.

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