“Leggere tra le ruspe”: lunga vita al Centro Ventura, basta volerlo

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Il comitato “Leggere tra le ruspe” riflette sull’incontro nazionale sulle videoteche tenutosi a Mestre lo scorso 23 maggio:

“Gli interventi delle responsabili di importanti videoteche di Veneto e Friuli Venezia Giulia hanno mostrato le potenzialità di una rete di mediateche che cooperano su scala regionale. L’organizzazione di festival, di eventi, di corsi professionali o rivolti alle scuole, raggiunge maggiore efficacia e qualità attraverso la collaborazione.
Molte risorse sono destinate a cataloghi in rete capillari e al contempo di agile consultazione, volti ad attrarre e ad aiutare le più svariate categorie di utenti. L’elaborazione di strategie comuni tra le varie videoteche regionali ci pare di grande interesse. Portali web unificati, tessere di iscrizione valide nell’intero territorio regionale, promozione e partecipazione alle produzioni indipendenti: tutte manifestazioni concrete di integrazione, che hanno positiva ricaduta sulla qualità del lavoro e del servizio.

Una considerazione sul nostro “Lino Ventura”: se in Emilia Romagna vi fosse stata una rete più fitta e compatta di relazioni tra i poli delle varie città, lo svilimento di uno di essi sino quasi allo smantellamento avrebbe trovato ostacoli senz’altro maggiori.

Altro dato comune alle realtà di maggiore successo è il continuo rapporto di collaborazione tra le istituzioni culturali all’interno di una città: teatri che lavorano con biblioteche, scuole con carceri, ospedali, iniziative di quartiere in cinema e teatri, studi sociali e strumenti informatici, ecc.

Quanti, invece, i piccoli e autonomi fortini della cultura nella nostra città; quanto maggiore sarebbe il loro contributo e la loro capacità di incidere sulla realtà, se dialogassero tra loro.

Durante l’incontro di Mestre è stato riportato il caso di Cesena dove è stato scongiurato il rischio di uno svilimento, se non di un vero e proprio scioglimento, del loro Centro Cinema nella locale Biblioteca.

Si tratta ESATTAMENTE del pericolo che corre il nostro “Lino Ventura”: dopo anni di sottrazione di risorse, di riduzione dei fondi e del personale, con la fine di corsi, forum, iniziative, in assenza di un progetto culturale che ne valorizzi le caratteristiche, il suo destino è quello di divenire l’angolo DVD di una biblioteca Civica da anni in crisi di prestiti e di presenze. La contraddittorietà nelle dichiarazioni degli attuali amministratori comunali lo conferma.

La sede attuale è da mantenere, chiaramente in rapporto con la vicina biblioteca, ma sviluppandosi nei vasti spazi disponibili (ex sede del circolo “Inzani”) e mantenendo la propria specificità.

“Gli orari sarebbero limitati”, ci potrebbe rispondere qualche consigliere di maggioranza… consigliamo in tal caso di rivedere le spese fatte per eventi inutili durante questi anni. Se occorre risparmiare, lo si faccia tagliando finanziamenti davvero discutibili”.

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