Casa d’accoglienza in Via Scola, i residenti: “Noi diciamo no”

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Cosa ne sarà di Via Scola 48? Stando alle ultime dichiarazioni dell’assessore al Welfare Laura Rossi, in consiglio comunale (LEGGI) sarebbe previto nel brevissimo l’insediamento di un paio di comunità.

Una per l’accoglienza di bambini abbandonati o strappati a famiglie violente, l’altra, per madri sole.

Prevedibile lo sconcerto dei residenti, che dopo aver visto l’ex abbazia finire vittima di furti e degrado, ora si chiedono cosa li attende, considerato che il contesto è puramente residenziale, alla “Berverly Hills”, ville e villette, basse, con giardino e piscina”.

“Non c’è alcun rispetto per noi – commenta Roberto, veterinario – quando sono venuto a costruire casa qui, il pensiero di lasciare i miei figli liberi di giocare all’aperto, non di avere una “comune come vicino di casa”.

“Possibile” – incalza la moglie Lidia – “che all’Amministrazione non venga nemmeno in mente di chiedere a chi abita qui cosa ne pensi? E siamo anche fortunati, alcuni mesi fa parlavano di metterci una casa di accoglienza per profughi, sarebbe stato anche peggio”.

Molto seccata anche Irma, 86 anni. “Qui è casa di mio figlio, da quando sono vedova ci vivo anch’io – spiega – è sempre stato un angolo di pace a pochi metri dal centro. Non dico che non sia nobile l’idea del Comune, ma sappiamo che i bassifondi chiamano altri bassifondi, noi qui vorremmo essere tranquilli”.

Tanto che Giuseppe lancia “il comitato di Via Scola”: “Non ci siamo, vogliamo rispetto per noi e il nostro quartiere. Il Comune non può insediare chiunque dovunque, senza riguardo per chi ci vive”.

ANCHE LA LEGA NORD INTERVIENE SULL’ARGOMENTO –  “Rimango di stucco davanti alle ultime dichiarazioni dell’assessore al Welfare del Comune di Parma Laura Rossi”. Fabio Rainieri commenta così quanto affermato dalla delegata in Consiglio Comunale.

“Si è preoccupata di più – spiega l’esponente del Carroccio – di esporre le nuove tariffe che di assumersi responsabilità e cercare risposte e soluzioni ai fatti violenti recentemente verificatisi, con perpetrate crudeltà nei confronti degli anziani ospiti in almeno due strutture. Ma non si vergogna?”.

Poi Rainieri rincara la dose: “Quando è stata giustamente attaccata nel merito, ha saputo solo rispondere che ‘a monte esiste un sistema regionale che ci dice come funzionano tutti i servizi accreditati. Non parliamo di controlli perché è già tutto normato all’interno delle commissioni di servizio: tutto è stabilito’. E’ inaccettabile – chiude l’argomento il leghista – che anziché assumersi le proprie responsabilità, essendo evidenti le mancanze della sua gestione, scarichi le colpe sulla Regione. Ma, d’altra parte, non fa altro che prendere esempio dal suo sindaco: si tiene stretta la poltrona e non si assume alcuna colpa”.
Un capitolo a parte, l’insediamento di una sorta di “comune per mamme sole” e “comunità famiglia” in Via Scola 48m nell’ex abbazia. “Dopo mesi di abbandono al degrado, forse l’amministrazione si è decisa a fare qualcosa per quello stabile – spiega Rainieri -. Prima volevano trasformalo in un centro di accoglienza per i rifugiati, ora in una casa famiglia, ma un minimo di rispetto e riguardo per i residenti che vogliono capire cosa di troveranno di fianco a casa, mai? Perchè non sentire il loro parere, prima di prendere decisioni?”.

“Rimango di stucco davanti alle ultime dichiarazioni dell’assessore al Welfare del Comune di Parma Laura Rossi”. Fabio Rainieri commenta così quanto affermato dalla delegata in Consiglio Comunale.

“Si è preoccupata di più – spiega l’esponente del Carroccio – di esporre le nuove tariffe che di assumersi responsabilità e cercare risposte e soluzioni ai fatti violenti recentemente verificatisi, con perpetrate crudeltà nei confronti degli anziani ospiti in almeno due strutture. Ma non si vergogna?”.

Poi Rainieri rincara la dose: “Quando è stata giustamente attaccata nel merito, ha saputo solo rispondere che ‘a monte esiste un sistema regionale che ci dice come funzionano tutti i servizi accreditati. Non parliamo di controlli perché è già tutto normato all’interno delle commissioni di servizio: tutto è stabilito’. E’ inaccettabile – chiude l’argomento il leghista – che anziché assumersi le proprie responsabilità, essendo evidenti le mancanze della sua gestione, scarichi le colpe sulla Regione. Ma, d’altra parte, non fa altro che prendere esempio dal suo sindaco: si tiene stretta la poltrona e non si assume alcuna colpa”.
Un capitolo a parte, l’insediamento di una sorta di “comune per mamme sole” e “comunità famiglia” in Via Scola 48m nell’ex abbazia. “Dopo mesi di abbandono al degrado, forse l’amministrazione si è decisa a fare qualcosa per quello stabile – spiega Rainieri -. Prima volevano trasformalo in un centro di accoglienza per i rifugiati, ora in una casa famiglia, ma un minimo di rispetto e riguardo per i residenti che vogliono capire cosa di troveranno di fianco a casa, mai? Perchè non sentire il loro parere, prima di prendere decisioni?”.

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