Consiglio Comunale: Spip e case di riposo sul banco degli imputati

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Martedì pomeriggio di consiglio comunale, all’ordine del giorno, due temi scottanti: il fallimento della Spip e il potenziamento dei controlli nelle case protette per anziani, dopo i casi di Villa Alba (leggi) e Villa Matilde (leggi).

Dopo l’apertura del Consiglio, dedicata al “benvenuto” alla nuova segretaria comunale Rita Alfieri, via alle polemiche di Franco Cattabiani sui componenti del consiglio comunale. L’esponente dell’ex Civiltà Parmigiana fa notare che, stando al sito web del Comune, Andrea D’Alessandro, Roberto Furfaro e Sabrina Balestrieri, tutti 5 Stelle, hanno ottenuto 21 voti, quindi nel 2012 sarebbe dovuto entrare in Consiglio D’Alessandro (primo in ordine di lista) e non Furfaro. E che se D’Alessandro avesse rinunciato, non sarebbe potuto subentrare adesso alla dimissionaria Gianferrari.

La replica del vicesindaco Paci: si tratta di un errore sul sito, quanto Furfaro ha ottenuto 22 e non 21 voti di preferenza, ma la formazione del consiglio comunale è stata corretta.

CASO SPIP – Passando ai problemi meno politici e più economici, ecco riproporsi il “caso Spip” in un’interrogazione del capogruppo PD Nicola Dall’Olio. Precisa la replica dell’assessore al bilancio Marco Ferretti, che spiega come venerdì il Comune incontrerà i curatori fallimentari per la valutazione dei terreni destinati ad andare all’asta e verificare eventuali declassamenti a non edificabili.

Per quanto riguarda l’azione di responsabilità contro gli amministratori, Ferretti ha assicurato che la procedura è tuttora in corso e ha ribadito anche l’intenzione dell’amministrazione comunale di costituirsi parte civile. Per quanto riguarda gli aspetti del procedimento penale, il Comune conferma l’intenzione di costituirsi parte civile. Quanto ha perso? “Almeno i 105 milioni di euro di debito” – ammette Ferretti.

VIOLENZE NELLE CASE DI RIPOSO – La Rossi fa sapere come il Comune stia lavorando su nuovi regolamenti per le assegnazioni dall’estate 2015. Ma le opposizioni fanno notare come il problema non siano le assegnazioni, ma i trattamenti riservati agli anziani.

“Le case protette hanno avuto dei gran brutti episodi che hanno mostrato criticità nel sistema, e manifestato l’esigenza di rivedere soprattutto il sistema dei controlli”, dice riferendosi ai fatti di Villa Alba e Villa Matilde Maria Teresa Guarnieri. Concorde il “fuoriuscito” Mauro Nuzzo, mentre Maurizio Vescovi (PD) parla di “regolamenti più facili e fruibili, ma anche di obbligo morale verso gli anziani e le loro famiglie, di ridare tranquillità alla comunità preoccupata dagli ultimi episodi”.

La replica dell’assessore Rossi – La delegata al Welfare spiega come il sistema dei controlli sia regionale, volto a controllare tutti i servizi accreditati e normato all’interno delle commissioni di servizio”. Forse è un modo carino di dire che non è colpa sua?

Poi passa alle nuove tariffe, giusto come dire che la vita continua:come da regolamento sotto i 3mila euro di Isee non viene pagato nulla, dai 3.001 euro  il 10% del reddito, oltre i 30mila euro la tariffa piena.

CENTRO DI ACCOGLIENZA IN VIA SCOLA 48 – In Via Scola, nell’ex abbazia, oggi disabitata e spesso oggetto di vandalismi, presto verrà realizzato il preannunciato progetto di co- housing per madri sole. Al piano terra dell’edificio, una comunità familiare per minori, più uno spazio lavanderia: probabilmente vi si trasferirà la comunità educativa “I bambini dagli occhi di sole” oggi a Porporano, comunità che ospita i bambini abbandonati alla nascita o strappati alla famiglia per gravi violenze.

Al piano superiore, un appartamento con tre camere da letto e due bilocali: uno spazio condiviso per madri e bimbi. Con buona pace dei residenti, che temono si aggravi il degrado.

 

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