E’ stato deprimente per tanti vedere lo scorso anno una mostra sul Rinascimento parmigiano a Roma, senza che nessuno muovesse un dito quantomeno per rivendicare a Parma il diritto ad essere la sede primaria di questa iniziativa o ci si prodigasse per portarcela. Abbiamo ancora negli occhi le meraviglie di Parmigianino e del Correggio nelle straordinarie mostre del 2003 e del 2008, con la possibilità di vedere da vicino gli affreschi sui ponteggi della Steccata e di S. Giovanni. La nostra città era diventata veramente un polo d’attrazione turistica con centinaia di migliaia di visitatori, scambi museali con le principali gallerie del mondo, le ulteriori celebrazioni parmigianinesche al Kunsthistorisches Museum di Vienna, i convegni, il coinvolgimento del territorio.
Lo scorso anno, i capolavori dei nostri due principali artisti venivano magnificati alle Scuderie del Quirinale, luogo prestigioso certo, ma Parma? Chi è andato a Roma sa che opportunità ci siamo persi.
Lasciando comunque da parte le polemiche e il rammarico per un’operazione culturale così importante sottratta alla nostra città, occorre rimediare per restituirle invece un’esposizione degna di questo nome, sempre sullo stesso tema, con tutti i crismi filologici e storici e la fruizione di molteplici spazi dove le opere possono essere ammirate nel loro splendore, un percorso che vada da S. Giovanni Evangelista al Duomo, dalla Camera di S. Paolo alla Steccata e chiaramente la Pinacoteca. Si pensa ad una mostra che sancisca la rinascita della città, il suo Rinascimento con la riscoperta dei suoi valori artistici, storici, culturali.
Non una semplice esposizione, ma anche l’occasione per convegni, rappresentazioni teatrali, musicali, rievocazioni storiche.
In tante iniziative, la macchina amministrativa si deve muovere in sinergia con altri soggetti pubblici o privati disposti a credere in questa rinascita e a farsene attori e non solo spettatori.
La mostra d’arte è quindi solo l’esito più appariscente e turisticamente attrattivo di una progettualità più vasta che tocca la città nel suo complesso, non trascurando nessun quartiere e nessun ambito, dal centro alle periferie, dai negozi alle imprese, come un cuore che distribuisca sangue e ossigeno ovunque.
Un sistema vitale che anche attraverso la cultura e l’arte arricchisca il tessuto sociale.
Luigi Alfieri – Candidato Sindaco
