“Fare” con Tosi: anche Bax nella squadra parmigiana

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Si scaldano i motori per la corsa alle amministrative. “Una squadra nuova, non il vecchio che cerca di riciclarsi, con persone che credono nella buona amministrazione, amano la loro città e vogliono fare qualcosa di buono davvero” ha dichiarato Flavio Tosi, sindaco di Verona e segretario del Movimento FARE!, presentando Massimo Bax, ex vicequestore che dopo aver abbandonato il percorso condiviso con Roberto Ghiretti e Parma Unita si è avvicinato al movimento del sindaco veronese.

Massimo Bax e Flavio Tosi hanno discusso dei problemi legati alla sicurezza e delle soluzioni possibili (molte delle quali già applicate con successo a Verona), condividendo l’esigenza di agire subito e in maniera efficace perché ormai “siamo oltre l’emergenza”, come dichiarato da Bax. Durante il pranzo conviviale, ospitato dall’ex vicesindaco Raffaella Pini, ora consigliere di minoranza ed iscritta a FARE!, sono intervenuti anche sindaci e amministratori del territorio, per confrontarsi sui temi della buona amministrazione e per condividere in convivialità un momento di riflessione e confronto sulla buona politica.

Caterina Galli, coordinatrice provinciale, a margine dell’incontro dichiara: “Per noi è di primaria importanza evitare l’avvitamento su schieramenti di bandiera. Noi abbiamo un progetto concreto e condiviso, che non si ferma al voto amministrativo di Parma ma va oltre, coinvolgendo anche i territori che oggi sono ignorati da una certa categoria di personaggi politici autonominatisi come “classe dirigente”. Penso al territorio montano, che vive condizioni di disagio con spopolamento, calo delle nascite e taglio dei servizi, penso alla bassa parmense, gestita in maniera molto frammentata e senza una vera cabina di regia, col fallimento del progetto dell’Unione Terre Verdiane.

Parma sarà solo l’inizio, perché vediamo nelle persone che incontriamo ogni giorno un vero bisogno di concretezza, di veder tornare nelle istituzioni un interlocutore solido. Vogliamo dialogare con le persone, perchè spesso i partiti sono un ombrello per nascondere personaggi discutibili, di cui la gente è stanca e che rischia di far franare anche i progetti migliori. Dialogheremo soprattutto con le liste civiche, perchè la nostra presenza in quanto movimento politico deve servire ad interloquire con altre istituzioni, come ad esempio la Regione e il Parlamento. Anche se rileviamo che, in alcuni casi, il civismo è visto come un modo per riciclare esponenti di partito senza esporre i simboli, traendo in inganno l’elettore, con operazioni di camouflage già viste ma delle quali non si è perso il vizio…
Certo, la nostra strada è tutta in salita, ma d’altronde si sa: dalla cima si gode sempre della vista migliore”.

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