Giochi non a norma: sequestrati mille pezzi a un maxi store cinese

0

Nell’ambito della costante azione di controllo economico del territorio, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Parma hanno sottoposto a sequestro 884 giocattoli non a norma posti in vendita presso un emporio di Parma gestito da un cittadino di nazionalità cinese.

Nel dettaglio, durante un’ispezione finalizzata a verificare il rispetto della normativa sul lavoro e della disciplina sulla sicurezza dei prodotti, i militari del Gruppo di Parma hanno individuato numerosi giocattoli privi, in alcuni casi, del marchio CE e dunque non conformi ai requisiti minimi di sicurezza previsti dalla normativa unionale, in altri casi totalmente privi di avvertenze e istruzioni di sicurezza redatte in lingua italiana. Di conseguenza, sono stati sottoposti a sequestro molteplici pistole ad acqua, palette, secchielli, ruspe, mulini, formine per la sabbia e palloni posti in vendita per l’utilizzo in spiaggia da parte dei più piccoli.

Per tali violazioni, oltre al sequestro è scattata la segnalazione dell’esercente alla Camera di Commercio e la contestazione di una sanzione amministrativa che va da un minimo di € 1.500,00 a un massimo di € 10.000,00.

Inoltre, durante l’attività ispettiva i finanzieri hanno individuato un soggetto di nazionalità cinese intento a prestare la propria attività lavorativa privo di permesso di soggiorno, dunque irregolare sul territorio dello Stato. Pertanto, lo stesso è stato segnalato alla locale Procura della Repubblica per violazione dell’art. 10 bis del Testo Unico sull’Immigrazione (T.U.I.). Analogamente è scattata la denuncia per il datore di lavoro che ha impiegato il predetto lavoratore, ai sensi dell’art. 22 del Testo Unico sull’Immigrazione (T.U.I.).

L’attività di servizio condotta dalle Fiamme Gialle di Parma testimonia la capillare azione di presidio dell’economia del territorio parmigiano condotta in maniera trasversale sia per contrastare la diffusione e la vendita di prodotti non conformi agli standard stabiliti dalla legge al fine di salvaguardare il consumatore sia per reprimere quei fenomeni di sommerso di lavoro che danneggiano l’Erario, i lavoratori e le imprese che operano nella legalità perché creano vantaggi competitivi impropri. 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here