Pecchia: “Poteva essere una vittoria meritata”

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Sottolineare subito che potevamo andare sotto 0-2, mi stimola. Anche se era fuorigioco, mi sento di dire. Loro sono venuti molto alti a prenderci, ma si sono create delle situazioni per noi molto vantaggiose. Le abbiamo sfruttate male o addirittura non le abbiamo sapute cogliere. Si erano creati degli spazi, ci abbiamo provato e siamo stati troppo sporchi nell’ultima parte. Poi la partita l’abbiamo recuperata con merito e forse sul finale potevamo fare qualcosa in più, mi riferisco all’azione della traversa. Poteva essere una vittoria meritata”.

Così Fabio Pecchia al termine di Parma – Ascoli.

Le ultime quattro al Tardini? Voglio vedere sempre l’aspetto positivo e le partite non le abbiamo perse. Continua la nostra serie positiva, non perdere partite del genere dove con Palermo e Ascoli abbiamo subito dei gol pazzeschi… All’incrocio dei pali e poi devi rincorrere. Ma la squadra continua, è un risultato che ci dà continuità e guardiamo avanti. 

La Sampdoria? Oggi questa partita è uno spunto, venerdì sarà un match totalmente diverso in un ambiente bello contro una squadra di valore e ce la andremo a giocare. Vincere è sempre bello, ma la partita per come si è sviluppata è un bicchiere mezzo pieno. Oggi il risultato è positivo e ci permette di andare avanti. L’episodio finale? Da parte nostra ci doveva essere più la voglia di sfondare la porta, perché questa è la dimostrazione che la squadra ci voleva credere e ci credeva. E mancavano 30 secondi… Lì avremmo dovuto sfruttare quella seconda palla con più veemenza. Il ritorno? Continuo a dirlo, non voglio essere monotono. Questa è la Serie B, le partite si giocano. E i campionati, soprattutto la B, è aperto fino all’ultima giornata. Questo è il segnale che bisogna mandare.

I ragazzi ne sono consapevoli ma mi piace dirlo a tutto l’ambiente, a chi circonda la squadra. Perché abbiamo bisogno di tutto e tutti. Viviano migliore in campo? Nelle ultime 4-5 partite, soprattutto in casa, il migliore in campo è stato il portiere avversario. Ma almeno abbiamo preso lo specchio…”.

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