Il “Caso Bonsu” 15 anni dopo infiamma ancora il consiglio comunale: 81mila euro di debito fuori bilancio per il risarcimento

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81mila euro di debito fuori bilancio per il risarcimento alla famiglia di Emmanuel Bonus, picchiato dai vigili per uno scambio di persona al Parco Falcone e Borsellino 15 anni fa. 

“I consiglieri della lista Vignali Sindaco votano contro la delibera per il riconoscimento di un debito fuori bilancio per un’ulteriore somma di risarcimento alla famiglia Bonsu, come stabilito dal giudice, per le tristi vicende di quindici anni fa, che coinvolsero un giovane di colore, poi risultato estraneo ai fatti.

Consideriamo un grave errore questa scelta che conferma come non si vogliano riconoscere le responsabilità politiche di allora, Sindaco era Pietro Vignali, quando si vollero istituire, senza la preparazione professionale adeguata, nuclei specializzati della polizia municipale per reprimere reati di competenza delle forze dell’ordine dello stato.

Aggiungiamo inoltre che con il voto contrario si è voluto dare un brutto segnale alla città e alla famiglia Bonsu che in sostanza, a parere dei consiglieri della lista dell’ex sindaco, non si merita il risarcimento dovuto”. Presidente Gruppo Consigliare Azione Parma, Serena Brandini

Così il gruppo Consigliare Azione Parma critica pesantemente il voto contrario al risarcimento di 81mila euro alla famiglia di Emmanuel Bonsu, all’epoca dei fatti studente 22enne, pestato dalla Municipale perché scambiato per uno spacciatore al Parco Falcone e Borsellino.

Ad accendere il dibattito Torreggiani (Pd): “il caso Bonsu è avvenuto perché c’era una linea politica che portava la Municipale ad andare oltre le sue funzioni, col disastro che ne è conseguito”.

A calcare la mano il “compagno” Campanini: “Vignali all’epoca era sindaco, e oggi, da consigliere, non si presenta”. (perchè malato, nda)

Alla fine la delibera è passata con il solo “no” dei 3 consiglieri della lista Vignali.

 

 

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