Il caso Bonsu torna a distanza di più di 10 anni in Consiglio Comunale e fa discutere. In consiglio è stata approvata il 21 dicembre una delibera che conteneva il debito fuori bilancio per 128.500 euro, di cui 80mila di risarcimento residuo alla famiglia Bonsu e 48mila di spese legali.
Lorenzo Lavagetto (Pd) commenta che “sarà tutta la collettività a pagare per un evidente errore politico commesso dalla Giunta Vignali in una politica della sicurezza affidata a un corpo senza le competenze adeguate. Questo deve essere un monito per chi oggi invoca ancora quelle politiche o addirittura porta avanti una legge sulla legittima difesa che rischia di portare a eccessi pericolosi”.
Emiliano Occhi, capogruppo Lega, replica che “non bisogna, da un episodio per quanto increscioso e da condannare, trarre conseguenze assolutistiche sul fatto che la polizia municipale non debba essere parte attiva nel controllo del territorio”.
Il cosnigliere di Effetto Parma, Marco Maria Freddi interviene sostenendo che “il ruolo degli agenti municipali debba essere ben diverso da quello degli ‘sceriffi’. Piuttosto, si deve guardare al recupero del ruolo dei vigili come assistenti dei cittadini nella quotidianità”.
La delibera passata con 27 voti favorevoli e 2 astensioni.
