Gioco d’Azzardo nel parmense: sfide e iniziative per la prevenzione

0

I numeri del gioco d’azzardo e la crescita del settore in Italia non possono non destare preoccupazione sia a livello nazionale che locale. Nel parmense, ad esempio, la presenza massiccia di slot machine e punti di raccolta scommesse è, da tempo, considerata una forte minaccia in un’ottica di un possibile aumento dei rischi legati alla dipendenza dal gioco.

Diverse e a vari livelli sono state le iniziative messe in atto per contrastare questo problema, tra cui:

● Progetti di sensibilizzazione;
● Campagne informative;
● Interventi di supporto psicologico.

Particolare rilievo è stato dato alla protezione dei minori, mirando a coinvolgere anche i più piccoli, attraverso le scuole, nel contrasto alla dipendenza da gioco.

Campagna “Non è un Gioco”

La campagna “Non è un Gioco”, promossa dal Distretto Socio-Sanitario di Parma, ha sottolineato l’importanza di informare e sensibilizzare la cittadinanza sulle conseguenze negative del gioco d’azzardo. L’obiettivo è quello di creare una consapevolezza diffusa riguardo ai rischi associati al gioco d’azzardo e offrire sostegno alle persone colpite dalla ludopatia attraverso diverse attività e progetti:

● Attività comunicative (campagna pubblicitaria di sensibilizzazione sul tema del gioco d’azzardo e utile per mettere a conoscenza la cittadinanza degli strumenti di aiuto disponibili);
● Servizi Sanitari (Il Servizio Dipendenze patologiche dell’Azienda USL di Parma offre supporto gratuito alle persone affette da problemi di dipendenza da gioco d’azzardo, attraverso trattamenti sia individuali che di gruppo);
● Sportello Gamig (sportello di ascolto, consulenza e informazione per famiglie e giovani con problemi che coinvolgono l’abuso o la dipendenza da internet e videogiochi);
● Progetto Paintball (In collaborazione con l’Unione Italiana Sport per Tutti, il progetto coinvolge gli studenti di diverse scuole secondarie e punta ad inculcare nei più giovani competenze critiche riguardo ai rischi legati al gioco d’azzardo);
● Attività di prevenzione all’interno delle scuole;
● Gruppi di sostegno per i familiari dei giocatori patologici;
● Corsi di formazione per docenti;
● Sportello sovraindebitamento (gestito dall’associazione Liberamente, valuta la situazione economica e finanziaria dei soggetti affetti da problematiche di dipendenza dal gioco nonché un eventuale piano di ristrutturazione dei debiti eventualmente accumulati).

Punti di Accoglienza nel parmense per i giocatori d’azzardo

Nella lotta contro la dipendenza da gioco d’azzardo, è fondamentale offrire un supporto adeguato ai giocatori che cercano aiuto e sostegno. Per questo motivo, nella provincia di Parma sono disponibili diversi punti di accoglienza dedicati a coloro che desiderano intraprendere un percorso di recupero.

La tabella seguente fornisce un elenco dei punti di accoglienza, comprensivo del nome della città in cui il servizio viene erogato, l’indirizzo e il numero di telefono delle strutture gestite dalle aziende USL (Unità Sanitarie Locali) nell’ambito del progetto SerDP (Servizio Dipendenze Patologiche) finanziato dalla regione Emilia-Romagna.

Questi punti di accoglienza rappresentano luoghi sicuri dove le persone possono trovare ascolto, informazioni e supporto per affrontare la dipendenza da gioco d’azzardo.

Città

Indirizzo

Numero di telefono

Parma

Via Dei Mercati 15/B

0521 393136

Fidenza

Via Berenini 151

0524 515592

Fornovo

Viale Solferino 37

0525 300402

Borgotaro

Via Benefattori 12

0525 970330

Langhirano

Via Roma 42/1

0521 865131

Fidenza (Centro di ascolto Casa di Lodesana)

Via Cabriolo 75

333 5298327 aiuoonline@casadilodesana.org

 

I numeri del gioco d’azzardo nel parmense

Nel 2020, il servizio Ausl Parma ha preso in carico un totale di 89 giocatori d’azzardo, con un’età media di 48 anni. La fascia di età più numerosa è compresa tra i 51 e i 60 anni. Tra questi giocatori, la maggioranza sono italiani (81) e 8 sono stranieri, di cui l’11% sono donne e l’89% sono uomini.

I numeri sono risultati inferiori rispetto al 2019 ma c’è un fattore importante da prendere in considerazione. Il 2020 è stato, infatti, l’anno della diffusione della pandemia da Covid-19 e del lockdown. Di conseguenza, era lecito attendersi un calo del numero di richieste di aiuto presso l’Ausl provinciale.

Bisogna, però, considerare anche l’altra faccia della medaglia. La chiusura forzata delle sale da gioco non ha di certo risolto definitivamente il problema della ludopatia ma, per certi versi, ha inciso sullo sviluppo di nuove tendenze di gioco, molto più orientate verso determinate piattaforme online a basso deposito minimo e sicure.

Il distanziometro

La Delibera regionale n. 831/2017 ha introdotto il cosiddetto “distanziometro”, che stabilisce una distanza minima di 500 metri tra le sale gioco, le sale scommesse e luoghi sensibili come scuole, luoghi di aggregazione giovanili e luoghi di culto. Questa misura mira a limitare l’impatto negativo del gioco d’azzardo e a proteggere i minori.

Inoltre, la misura si propone di tutelare la salute mentale e il benessere delle comunità. Il gioco d’azzardo patologico può causare gravi conseguenze psicologiche, finanziarie e sociali per gli individui e le loro famiglie. Limitare la presenza di sale gioco e scommesse in prossimità di luoghi sensibili può contribuire a ridurre l’accessibilità al gioco d’azzardo e a prevenire l’insorgenza di problemi legati alla ludopatia.

Infine, il distanziometro è anche un modo per promuovere una pianificazione urbanistica responsabile. La presenza e la concentrazione eccessiva di sale gioco e scommesse in determinate aree possono influire negativamente sull’immagine complessiva di un territorio. L’introduzione di limiti di distanza contribuisce a garantire una distribuzione equilibrata di tali attività e a preservare la qualità degli spazi urbani.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here