Magazzino Kamila COOP Alleanza 3.0: grave attacco al diritto di sciopero

La cooperativa MD SERVICE sospende con minaccia di licenziamento 30 lavoratori per aver scioperato e per evitare di regolarizzare le condizioni del magazzino

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 Da diversi mesi va avanti la vertenza dei lavoratori dell’appalto del magazzino Kamila, impianto dove si riscontrano numerose violazioni che hanno provocato le proteste e gli scioperi recenti.

In particolare la cooperativa MD SERVICE, titolare dei rapporti di lavoro, da tre anni applica livelli retributivi e contrattuali contrarie a quanto previsto dal CCNL Logistica per l’attività di picking svolta dai lavoratori, sottraendo migliaia di euro l’anno ad ognuno di loro, e si rifiuta a tutt’oggi di regolarizzare la situazione.
Nei confronti degli iscritti al sindacato ADL COBAS, che rappresenta oltre un terzo dei lavoratori, sono inoltre quotidiane le azioni messe in atto dalla Cooperativa in modo ritorsivo e discriminatorio: orari ridotti, contestazioni disciplinari pretestuose, mancanze in buste paga, controlli mirati e provocatori, licenziamenti ritorsivi.
“Non si può lavorare così”, lo dicono da mesi questi lavoratori. Sottopagati, costretti a ritmi e orari di lavoro durissimi per una paga misera, sottoposti a continue vessazioni.

Già a Novembre un lavoratore è stato licenziato in maniera illegittima per un episodio avvenuto durante lo sciopero del 15 ottobre e diversi precari iscritti al sindacato sono stati lasciati a casa.
L’ultimo gravissimo episodio è avvenuto invece ieri (venerdì 13) quando   al termine di un’assemblea sindacale  ben 30 lavoratori, iscritti all’ADL COBAS, sono stati sospesi immediatamente dal lavoro, provvedimento che può portare anche al licenziamento.
Il “fatto” contestato? Aver semplicemente scioperato in solidarietà verso un collega a sua volta sospeso con scuse pretestuose, senza impedire ad alcuno di svolgere l’attività o il possesso dei mezzi.
La Cooperativa infatti è abituata ad inventare di sana pianta accuse al fine di colpire i lavoratori più attivi sindacalmente.

“Le cooperative dell’appalto Kamila e nella filiera COOP in generale mettono costantemente in atto una strategia della tensione e vere e proprie condotte antisindacali contro le quali stiamo anche agendo con i nostri legali.

“MD Service fa dichiarazioni piene di riferimenti generici e di accuse calunniose. Ma nasconde la pesantezza delle sue condotte. La sospensione con relativo serio rischio di licenziamento è un atto di una gravità inaudita perché mira a colpire e reprimere direttamente il puro e semplice diritto di sciopero e di organizzarsi in un sindacato per ottenere legittimamente un trattamento regolare e dignitoso” dichiara il sindacato ADL COBAS. “Questo grave episodio avviene con una puntualità incredibile proprio quando, a seguito degli incontri in Prefettura avvenuti prima di Natale, si stava delineando la possibilità di raggiungere una ragionevole soluzione con la definitiva regolarizzare degli inquadramenti contrattuali e i miglioramenti salariali. La Cooperativa questa settimana invece è ritornata sui suoi passi: evidentemente la cooperativa e i committenti sono intenzionati a mantenere nell’illegalità il magazzino e cercano adesso di eliminare i lavoratori stessi, spostando quindi l’attenzione su altro.”.

Il sindacato ha anche scritto al Prefetto che a lungo ha seguito la vertenza e conosce bene le problematiche del magazzino, per richiedere il ripristino dei diritti costituzionalmente garantiti, la fine delle ritorsioni e la definitiva regolarizzazione della vertenza.
Ma intanto lo stato d’agitazione è stato riaperto e dalla prossima settimana verranno inevitabilmente organizzate iniziative e mobilitazioni.

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