Parma, l’obiettivo è sempre il ritorno in Serie A

0

Intervistato da B Magazine, il canale ufficiale della Serie BKT, Mauro Pederzoli ha parlato di campionato, di Fabio Pecchia e degli obiettivi gialloblù, quelli dichiarati e quelli presunti. Perché se la piazza ambisce al ritorno immediato in Serie A, Pederzoli punta soprattutto a creare un’identità del collettivo che sappia rendere orgogliosi i tifosi ducali. Nessun riferimento dunque al salto di categoria, piuttosto al fatto di dover giocare e competere con tutte le squadre di B con un rinnovato ardore e spirito agonistico. “È un campionato che rispetta le aspettative, dove l’equilibrio regna sovrano”. E aggiunge: “In testa ci sono due squadre che stanno facendo meglio delle altre e le squadre che sono retrocesse quest’anno hanno rose forti per poter competere subito alla risalita in Serie A”. Riferendosi a Pecchia è consapevole del suo lavoro straordinario, così come del gruppo di giocatori giovani con buone qualità frutto di un attento lavoro di scouting. Ma l’idea resta la stessa: creare un’identità precisa, essere Parma.

Osservando le quote dei bookmakers presenti sul sito scommesse.org, l’obiettivo playoff sembra quello più realistico. Inferiori invece le chance di promozione diretta per via dell’accesa competizione con formazioni del calibro di Genoa e Cagliari, decisamente più attrezzate ad occupare le posizioni di vertice. I principali operatori di betting quotano mediamente i grifoni a 3.00, 3.10 e 3.25: decisamente buone le possibilità di un ritorno immediato in A. I sardi oscillano in media tra 6.50 e 7. Il Parma è praticamente terzo in questa speciale classifica sulle quote vincenti Serie B. L’obiettivo playoff è indubbiamente plausibile ma il sogno promozione, stando alle statistiche, non è affatto proibito.

Quest’anno la rosa ducale ha un valore di circa 56,90 milioni di euro e il calciomercato estivo, lucido e razionale, di Pederzoli si è tuttavia concluso con un bilancio trasferimenti in negativo, pari a -13,62 milioni, frutto di 2,38 milioni di entrate e 16 in uscita (dati Transfermarkt). La rosa, 31 atleti di proprietà, ha un’età media di 24,2 anni con venti giocatori classe ‘99. Fra tutti c’è la bella storia di Edoardo Corvi da Parma, classe 2011 che ricorda un pò quella storica di Gigi Buffon. Nel complesso 23 stranieri e 5 nazionali. La direzione del management era quella di creare da subito una squadra forte e competitiva. É arrivato il riscatto di Del Prato e Cobbaut. Atleti come Chichizola, Estevez, Ansaldi, Charpentier e diversi giovani sono approdati a Parma. Pederzoli ha sempre affermato di voler puntare su giocatori con “qualità morali e fisiche e che facessero per noi. Il mercato è un gioco, un equilibrio costante tra finanza e tecnica”. Sul fronte delle uscite la società di Krause si è dichiarata soddisfatta per le cessioni realizzate. Nel complesso un roster piuttosto giovane e numericamente valido per un campionato così lungo come quello di B.

Fabio Pecchia con il suo 4-2-3-1 può e deve puntare su atleti del calibro di Inglese e Tutino, sebbene davanti sembrino necessari alcuni correttivi per implementare la pericolosità offensiva. C’è poi il solito Franco Vazquez, ma anche Charpentier, Romagnoli, Del Prato, Cobbaut, Oosterwolde e l’ex Crotone Nahuel Estèvez. Senza dimenticare Man e Mihaila, la batteria degli esterni offensivi chiamati molto probabilmente agli straordinari per la mancanza di veri sostituti naturali nel ruolo.

Nel complesso una squadra competitiva che può ambire al salto, ma c’è ancora molto da lavorare e da perfezionare. In vetta si corre e dopo la leggera battuta d’arresto della sorprendente Reggina e l’ascesa dell’altrettanto sorprendente Ternana, iniziano ad emergere i reali valori delle squadre in gioco. Genoa e Frosinone su tutte, in leggero affanno il Cagliari. Ma la stagione è lunghissima. Occhio ai cali di concentrazione: occhio ad evitare debacle inaspettate come quella contro il Sudtirol, partita in cui lo strapotere territoriale e il dominio del possesso palla (addirittura 73% a favore dei ducali) non ha prodotto nessuna azione particolarmente pericolosa. Pecchia è chiamato a rivedere qualcosa e in conferenza stampa al termine della gara in Tirolo ha affermato quanto sia necessario “continuare a lavorare”, sottolineando in alcune circostanze l’importanza di dovere essere meno belli e più concreti: persino più “brutti”, pur di portare a casa il risultato.

I limiti offensivi continuano a caratterizzare il campionato del Parma, così come la probabile carenza di sostituti validi in alcuni ruoli chiave (vedi sopra Man e Mihaila). Le premesse del calciomercato estivo di Pederzoli si scontrano quindi con un andamento in campionato ancora incerto, con battute d’arresto impreviste che almeno attualmente minano la possibilità di lottare per i primi due posti di vertice. L’unica certezza del torneo cadetto è indubbiamente la durata: le partite da giocare sono ancora tantissime e la situazione attuale può essere migliorare. L’obiettivo playoff non è proibitivo e con alcuni correttivi avanzati e di gioco il Parma potrebbe diventare la vera sorpresa, o addirittura la conferma, della parte alta in classifica. Occhio però a non illudersi troppo.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here