Iachini: “La squadra ha rinunciato alla ferie per lavorare al meglio”

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Al termine della sessione odierna di allenamento, Mister Iachini ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del Centro Tecnico di Collecchio.

“Fino a poche ore fa stavamo preparando la gara contro il Crotone, poi ci hanno comunicato la decisione presa in Lega da tutte le società. Ultimamente c’era un po’ di confusione, la decisione è stata presa per dare un indirizzo chiaro e ci adeguiamo. C’è una doppia valutazione da fare. Con la crescita continua della squadra e le prestazioni nelle ultime gare, quando abbiamo potuto dare vita a uno sviluppo settimanale del lavoro si stavano vedendo miglioramenti e volevamo dare continuità, ma porteremo avanti il nostro lavoro: colgo l’occasione e ringrazio i nostri giocatori, avrebbero i canonici 7-8 giorni di festa e in accordo con loro non li faremo. Domani ci alleneremo, così come il 26 e fino al 30. Dopo riprenderemo il 3 o il 4 a seconda dei carichi, i ragazzi andranno  a casa con un programma specifico da seguire e quando rientreranno monitoreremo il lavoro. I giocatori hanno capito l’importanza del lavoro, non è facile trovare un gruppo di ragazzi così responsabili. Questa è una bella notizia per tutti, c’è grande disponibilità nel credere in un certo percorso che vogliamo portare avanti. Quando un gruppo risponde presente quando c’è da lavorare, hanno dato una bella risposta: stanno credendo nel lavoro, nello sviluppo del progetto”

“Come ho vissuto la squalifica ad Alessandria? Quando arriviamo allo stadio la partita è preparata, non è la prima volta che mi succede. La squadra diventerà figlia dell’allenatore, abbiamo margini di crescita ulteriore, stiamo andando sulla strada del miglioramento costante, dell’intensità, della consapevolezza di dover prendere la gara in mano come successo ad Alessandria dove il gol è arrivato in pressione alta. Certo, abbiamo commesso anche qualche sbavatura sulle quali stiamo lavorando. Ci stiamo conoscendo di più, subiamo meno tiri e costruiamo di più”.

“Un bilancio? Sono passati 22 giorni da quando siamo insieme, il momento più problematico è stato all’inizio con 3 gare in una settimana e in un giorno abbiamo preparato la gara di Brescia, ma abbiamo tenuto botta, abbiamo abbassato i numeri della pericolosità avversaria e aumentato quella nostra. In pochissime ore abbiamo preparato tre gare, ma già tra video e campo abbiamo potuto far capire quello che chiedevo ai ragazzi, loro hanno dato disponibilità, poi abbiamo avuto due settimane per lavorare e che ci hanno visto fare miglioramenti più marcati, non è ancora al 100% quel che voglio ma stiamo lavorando”.

“Alle 6.30 sono in spogliatoio e vado a letto a mezzanotte, per lavorare sulla squadra: mi spiace non aver avuto tempo di visitare questa bellissima città. Mi ha fatto molto piacere l’accoglienza ricevuta, siamo stati anche alla festa del Centro di Coordinamento e gli attestati di stima mi hanno dato ulteriore carica e spirito di attaccamento per dare il massimo e trasmettere questo alla squadra, per poter scendere in campo e dare il massimo in casa e fuori, dando soddisfazioni ai tifosi: stiamo lavorando perchè questo succeda”

“La mia medicina è quella del lavoro sul campo con costanza, serietà e attaccamento: dietro questo deve esserci competenza per poter trasmettere ai giocatori cosa devono fare. Se gli altri hanno iniziato a luglio c’è una differenza di 5 mesi, dobbiamo recuperare: ho cercato di coinvolgere i ragazzi nella cultura del lavoro, con la voglia di voler ribaltare le situazione e costruire un percorso insieme, per dare ai tifosi più soddisfazioni possibili”.

“Il mercato? Quello di gennaio non è quello di luglio, privarsi di un calciatore è più difficile se sta facendo un certo percorso in una certa squadra, bisogna di conseguenza trovare alternative. Stiamo parlando con la società per fare sì che arrivino giocatori per omogenizzare la rosa in tutti i reparti. La società è d’accordo, sono convinto che ne arriveranno, non so quanti, ma arriveranno per fare sì che la rosa sia personalizzata e che vengano ragazzi a portare ulteriore entusiasmo: chi è qui sta credendo nel lavoro svolto. Con 5 cambi in partita nel girone di ritorno, tra squalifiche e infortuni, dovremo guardare al chilometro e non al metro dunque dovremo pensare a prevenire ed essere coperti in tutti i reparti”.

“Sono contento di questa squadra, vedi il rinunciare ai giorni di festa per venire a lavorare qui. Chi arriverà lo dovremo capire e vedere. Sulle caratteristiche siamo chiari e arriverà chi le avrà, detto che il mercato di gennaio non ti regala ampie possibilità. Stiamo lavorando su 4-5 profili che per caratteristiche possono servirci e la società si muoverà su questi, prima li avremo e prima ci lavoreremo sopra per poterli integrare”.

“Con la società la letterina di Babbo Natale l’ho fatta, la società si muoverà per fare arrivare giocatori che rendano la rosa pronta per il girone di ritorno dove il problema può essere dietro l’angolo, tra infortuni e squalifiche; con 5cambi in una gara ce ne sono altre 3 da giocare e queste varianti si costruiscono anche in sede di mercato. Il calendario più fitto? Non mi spaventa nulla, poi ovviamente 3 gare di seguito non so se lo stesso gruppo le potrà fare, ora non posso dirlo: in virtù dei maggiori impegni sarà importante omogenizzare la rosa”

“Sono un allenatore molto concreto e pratico, posso assicurare che tutti miglioreranno e da tutti trarrò il massimo. Inglese sta dando grande disponibilità, poi ogni ragazzo ha una chiave d’ingresso e per un allenatore è importante trovarla. Sono molto contento di lui per la partecipazione, lo spirito: ad Alessandria anche se non ha segnato ha preso sportellate, ha giocato di squadra, sapendo quando allungare. Sono certo che da qui in poi farà un’altra carriera, mi aspetto che torni quello che abbiamo già ammirato, un trascinatore del gruppo”.

“Lavoreremo sull’aspetto della forza, dell’intensità, della potenza aerobica. Tutto va allenato per giocare con quella forza e quella intensità che io richiedo. Ogni allenamento lavoriamo sugli 11 chilometri, i ragazzi stanno riscontrando aspetti positivi: diciamo che stiamo cambiando, all’inizio di un percorso questo ci può essere un saliscendi, quando si prende la strada poi il percorso va”.

“Quella di quest’anno è la solita B con tante squadre competitive che possono giocarsi i quartieri alti, con 2 sconfitte puoi trovarti fuori dalla zona playout e viceversa ma io la classifica non la guardo: penso alla meta, dobbiamo trovare la nostra mentalità e per farlo c’è da lavorare, la classifica la guarderemo tra marzo e aprile e vediamo. Ora pensiamo a continuità di prestazioni e risultati”.

“Colgo l’occasione per fare gli auguri ai tifosi e alla città, faremo di tutto per far tornare il Parma dove merita di stare”.

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