Parma, al Tardini tanto cuore e sprazzi di bel gioco: Verona battuto

Liverani lo aveva detto, alla vigilia: "La squadra si è ritrovata, ha rabbia, carattere, possiamo giocarcela". La determinazione vista negli occhi dell'allenatore si è specchiata nei suo Parma in campo.E' arrivata la prima vittoria, è arrivata con un gol al primo e 89 minuti e rotti di sofferenza e lotta. Quello che il mercato aveva tolto al Parma, il senso di appartenenza e lo spirito di gruppo, con tutti i giocatori che si sentivano in partenza, una settimana di lavoro l'ha ridato con gli interessi.E' stata anche una gara piacevole, con sprazzi di gioco e idee interessanti. Nell'abbraccio finale, tra Alves e Sepe, lo spirito di una squadra che oggi sa di essersi ritrovata. Poi, tutti sotto la curva, dove in 40 cantano per 40mila. 

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Liverani lo aveva detto, alla vigilia: “La squadra si è ritrovata, ha rabbia, carattere, possiamo giocarcela“. La determinazione vista negli occhi dell’allenatore si è specchiata nei suo Parma in campo.

E’ arrivata la prima vittoria, è arrivata con un gol al primo e 89 minuti e rotti di sofferenza e lotta. Quello che il mercato aveva tolto al Parma, il senso di appartenenza e lo spirito di gruppo, con tutti i giocatori che si sentivano in partenza, una settimana di lavoro l’ha ridato con gli interessi.

E’ stata anche una gara piacevole, con sprazzi di gioco e idee interessanti. Nell’abbraccio finale, tra Alves e Sepe, lo spirito di una squadra che oggi sa di essersi ritrovata. Poi, tutti sotto la curva, dove in 40 cantano per 40mila.

PARTITA – E’ Una domenica senza sole quella che accoglie l’Hellas al Tardini. E’ una domenica tormentata dalle riunioni di Lega, dal Covid, dallo stadio vuoto e dallo spettro di nuovi rinvii.

E’ la domenica del villaggio, che a Parma mette fine a una settimana tribolata: la sconfitta contro il Bologna lunedì sera, poi mercato, tanto, tanto, tanto.

Ed ecco il Verona, la gara prima della sosta per le nazionali, l’appuntamento per sbloccare quello zero in classifica che non è un dramma, ma un macigno si.

Pronti via e il Parma passa, mentre ancora qualcuno assesta giacca e mascherina, sono passati, forse, 30 secondi di gioco: lancio lungo, contropiede bruciante di Karamoh, quasi antico per la sua perfezione, palla in mezzo per l’inserimento di Kurtic, finalmente fuori dal tunnel della squalifica, Parma avanti.

Il Verona resta stordito, ci mette un pò a prendere le misure sui ducali rischiando anche qualche pasticcio. Al decimo Favilli chiamato da Ilic impegna Sepe al miracolo, ma era offside.

Il Parma di d’aversiana memoria si chiude, aspetta l’avversario per poi cercare di far male su contropiede. A cavallo del 20esimo Barak impegna Sepe, poi Dimarco pesca Faraoni: miracolo di testa di Pezzella sulla linea.

La prima palla toccata da Gervinho è un quasi gol, è il 28esimo, progressione e destro leggermente largo che sfila, permettendo al Verona di ripartire. Sul finire di primo tempo il Tardini invoca due volte la rete, che il Parma sfiora di nulla: errore di Tameze, Kurtic gli ruba palla, Cetin mette in corner anticipando Karamoh e Gervinho. 

Poco dopo ancora Gervinho, azione solitaria e tiro che finisce, deviato, sull’esterno della rete. E’ l’ultimo respiro, il primo tempo finisce col Parma in avanti.

RIPRESA – Il Parma parte ancora forte, con Gervinho scatenato: danza in area con la palla poi trova un angolo, al 54esimo gran botta di Kurtic al volo, Silvestri si salva.

Il Verona non sta a guardare, Di Marco spinge, Favilli e Faraoni ci provano, Liverani decide di cambiare passando a una sorta di 3-5-2 con gli inserimenti di Darmian Gagliolo e Cornelius per Laurini Hernani e Karamoh.

Spunta un pallido sole sul Tardini, e Gervinho si scatena, fermato sul più bello da Silvestri. Ci prova anche Kucka da fuori, il Verona quando spinge fa male e due volte fa tremare il Tardini, ma tra Sepe e l’esterno della rete pare esserci una maledizione contro gli ospiti.

Il vento si fa gelido, e il tempo pare non passare: Gervinho da una palla deliziosa a Brugman, rigore in movimento, ma il Verona chiude e riparte. Non c’è sosta, non c’è tregua, Iuric si gioca anche Tupta per Cetin, attaccante per difensore.

I minuti di recupero sono tre, il Verona spinge alla follia, Sepe se la chiude come può, con un paio di pallonetti e un recupero sulla linea, il Parma è più anima che gamba, la tiene davanti Kucka con la rabbia e la voglia. Finisce, ed è una liberazione. Tutti sono la Curva, ci saranno in 40 ma applaudono per 40mila e piangono esausti come avessero giocato anche loro. La Tribuna si alza e applaude.

E’ arrivata la prima vittoria, è arrivata con un gol al primo e 89 minuti e rotti di sofferenza e lotta. Quello che il mercato aveva tolto al Parma, il senso di appartenenza e lo spirito di gruppo, con tutti i giocatori che si sentivano in partenza, una settimana di lavoro l’ha ridato con gli interessi. E’ stata anche una bella partita, con sprazzi di gioco e buone idee.

Sarà una bella sosta.

TABELLINO

PARMA – VERONA 1-0

Marcatori: 1′ Kurtic (P)

PARMA –  Sepe; Laurini (dal 63′ Darmian), B. Alves, Dermaku, Pezzella; Kurtic (dal 74′ Grassi), Brugman, Hernani (dal 63′ Gagliolo); Kucka; Karamoh (dal 63′ Cornelius), Gervinho. A disp: Colombi, Balogh, Dezi, Valenti, Ricci, Inglese, Sprocati, Adorante.
All: Liverani.

HELLAS VERONA – Silvestri; Cetin (dal 87′ Tupta), Gunter, Lovato (dal 45′ Lazovic); Faraoni, Tameze, Ilic, Dimarco; Barak (dal 58′ Salcedo), Zaccagni (dal 58′ Colley); Favilli. A disp: Berardi, Pandur, Udogie, Terracciano, Lucas, Ruegg, Vieira, Calabrese.
All: Juric.

Arbitro: Giua di Olbia
Ammoniti: Alves (P), Dimarco (V)

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