Viaggi in Europa, metà Continente è ritenuto a “rischio”

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Come ben sappiamo, da diversi mesi il mercato del turismo internazionale è cambiato drasticamente: la pandemia da nuovo coronavirus ha sconsigliato alcune destinazioni, e ha indotto tutti coloro i quali avevano intenzione di spostarsi per piacere o per lavoro a farlo solo ad alcune condizioni più restrittive.

Certo, questo non significa che non ci si possa spostare ma… occorre farlo con maggiore attenzione, evitando magari di alimentare dei flussi turistici laddove non è consigliabile.

Per esempio, come ci ricorda it.escort4you.xxx,  tra le aree non consigliate per il turismo internazionale ci sono diverse città in tutta Europa, dalla Germania alla Repubblica Ceca, dall’Austria alla Danimarca, passando per il Portogallo e per l’Irlanda. In tutto, 14 dei 27 Stati membri dell’UE sono almeno in parte designati come destinazioni a rischio coronavirus.

Ma che cosa cambia per chi si sposta a livello internazionale? Ricordiamo che se chi si reca in una delle zone ritenute a maggiore rischio deve essere sottoposto a test prima o dopo l’ingresso e deve rimanere in quarantena fino a quando non ha i risultati. Tali raccomandazioni di viaggio, ricordiamo, non sono dei divieti, ma hanno un evidente effetto deterrente.

Per quanto concerne l’Austria, ad esempio, dopo la capitale Vienna si è aggiunta la regione turistica del Vorarlberg con la città di Bregenz, a sud-est del Lago di Costanza. Nella Repubblica Ceca ci sono tre regioni amministrative che confinano con la Baviera e la Sassonia, attualmente non consigliabili per i viaggi, come Karlsbad (Karlovy Vary), Pilsen (Plzen), Liberec e la Boemia meridionale.

Il coronavirus è particolarmente diffuso nelle aree urbane. In Danimarca, Hovedstaden è quindi la prima regione ad essere designata come area a rischio, includendo anche la popolare isola di Bornholm nel Mar Baltico. Anche le capitali Lisbona e Dublino sono le prime ad essere interessate da più attente raccomandazioni, in Irlanda e in Portogallo.

In Francia, una regione dopo l’altra è già stata designata come non consigliata nelle ultime settimane. Se ne sono più recentemente aggiunte altre tre, ben note e popolari tra i vacanzieri: Normandia, Bretagna e Valle della Loira.

Ma quando una località può essere ritenuta non consigliabile?In linea di massima, non ci sono requisiti ferrei numerici che possono suggerire quando includere o meno un Paese o un’area territoriale tra le zone ad alto rischio. Tuttavia, è noto che ci siano degli indicatori a livello europeo che possono fornire un suggerimento concreto in tal maniera. Per esempio, in Germania si tende a qualificare un luogo come sconsigliato ai viaggi turistici se il numero di nuove infezioni da coronavirus supera la soglia di 50 casi ogni 100.000 abitanti, entro sette giorni. L’avviso che invita a non recarsi in certi determinati territori può tuttavia essere basato anche su altri motivi, come ad esempio la carenza di apposite misure igieniche.

Insomma, prima della partenza val sempre la pena rammentare la necessità di consultare i siti internet degli operatori di viaggio e delle autorità per potersi rendere conto degli ultimi aggiornamenti in materia.

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