Coronavirus – Morto al Maggiore Ivo Cilesi, medico e papà della cura contro l’Alzheimer

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E’ morto all’Ospedale Maggiore nella il medico 61enne Ivo Cilesi, padre della “Terapia della Bambola”, voltw ad attenuare alcuni disturbi comportamentali dei malati di Alzheimer.

Il medico aveva trascorso gli ultimi giorni a Salsomaggiore Terme dove vive la compagna: è stato colpito da una crisi respiratoria, poi è risultato positivo al test del coronavirus ed è stato ricoverato all’Ospedale Di Vaio. Infine il trasferimento al Maggiore dove è morto.

Ivo Cilesi, originario di Genova, era consulente al Centro Alzheimer di Gazzaniga e responsabile del Servizio terapie non farmacologiche e riabilitazione cognitiva dell’area Alzheimer alla Fondazione Santa Maria Ausiliatrice di Bergamo. La sua compagna e collaboratrice si trova attualmente in quarantena. Sono stati già disposti esami per capire se avesse o meno patologie pre-esistenti.

“Abbiamo avuto conferma – scrive il sindaco di Salsomaggiore Filippo Fritelli – che un dottore di Bergamo passato nelle ultime ore della sua vita a Salsomaggiore in una abitazione privata ed autonoma ha ahimè perso la vita infetto dal virus, sommato forse ad altre situazioni. Starà poi ai sanitari dare il corretto referto nel rispetto della memoria della persona, dei suoi famigliari e degli amici. Fatte le opportune verifiche il dottore non ha avuto contatti con nessuno in città e non ha frequentato luoghi pubblici, solo la sua conoscente che ora si trova in quarantena volontaria da venerdì pur essendo ancora, nonostante il terribile shock, in buona salute. Grazie a tutti della comprensione. Il pensiero più grande va a lui, colpito da una terribile sfortuna”.

Il commento dell’associazione- “Alzheimer Uniti Italia ha appreso con dolore la drammatica scomparsa del dottor Ivo Cilesi, di cui ricordiamo le grandi dote umane e professionali. Avremo sempre il suo esempio come guida, esprimiamo inoltre gratitudine per la vicinanza e sensibilità dimostrate verso la nostra associazione e tutte le persone fragili”.

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