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Parma, prova di maturità superata: non brilla, ma esce alla distanza e vince

I ducali fanno quello che devono: partono lenti, crescono alla distanza poi fanno emergere la maggior caratura tecnica meritando i tre punti

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Nel freddo, umido, grigio e bigio inverno padano svetta un sole: è la chioma bionda di Simone Iacoponi. E’una favola moderna nel calcio senza bandiere: in campo c’è Kurtic, uomo mercato, Inglese, acquisto più costoso della giovane storia ducale, ma una gara brutta e tirata la sistema lui, Simone partito da Entella per scendere di categoria e prendersi Parma e Serie A. Iacoponi coi capelli di platino per una scommessa persa, così biondi da fare luce oro nel grigio.

L’ha chiusa un altro biondone tutto fisico, che ogni palla che tocca è oro: Cornelius, dopo una traversa di Kucka. Non è stata una bella partita, ma una gran prova di maturità: il Parma, seppur non brillando, contro una squadra decisamente inferiore, ha fatto uscire, con il tempo e la pazienza, la sua superiorità. E portato a casa la vittoria.

PARTITA – Il freddo umido e grigio accompagna la prima al Tardini del 2020: tra i fasti della Cultura e di Sant’Ilario il Parma ha la mission di ritrovarsi dopo la sberla di Bergamo.  Nei ducali debutto per Kurtic, davanti si rivede Inglese: il modulo è un inconsueto 4-2-3-1.

Parte meglio il Lecce, poi tocca ai crociati farsi vedere con Inglese e Kuco. La manovra del Parma è lenta, quella del Lecce, tecnicamente misero ma con un’interessante idea di gioco,  ordinata. Il Parma è lanci lunghi e proviamoci,  Inglese spesso si perde, Kulusevski si è perso di ritorno da Torino,  Kurtic è interessante ma…

Al 39′ arriva la palla giusta per Gagliolo: cross di  Darmian ma conclusione fuori. E sui taccuini, vanno un giallo per parte (Hernani e Petriccione) e poco altro.

RIPRESA – Il ritmo parte lento, e temi un secondo tempo fotocopia del primo. Poi il Parma manda qualche flash con un paio di spunti, tra cui una rovesciata ammirevole, di Inglese, e incendia la gara con un uno due pazzesco: Hernani batte un calcio d’angolo pennellato sul quale Iacoponi non deve nemmeno saltare troppo. Uno a zero ducale, gol da “mediano” tutto cuore per il difensore che aggiusta una gara brutta e bloccata. 

Liverani si gioca la carta Lapadula, D’Aversa Cornelius per Inglese, nervoso e fresco di ammonizione per un fallo evitabile in mezzo al campo. Per il danese, one shot, one kill: prima palla toccata, è 2-0. Bella l’azione che porta al gol: crosso di Gagliolo, Kuco di testa prende la traversa, Cornelius sulla respinta insacca in tap in.

Il Lecce va vicino al gol della bandiera con Lapadula da fuori, traversa piena. Liverani inserisce anche il giovane talento Vera, ma è il Parma a sfiorare il tris con la prima, vera, sgroppata di Kulusevski: la conclusione è alata di poco. Sul finale gloria anche per Gervinho, utile a mettere minuti dopo l’infortunio.

Nel primo dei tre minuti di recupero l’ivoriano regala una fuga delle sue, cerca di dribblare anche Gabriel che lo ferma, ma strappa applausi. Finisce due a zero: la partita è stata bruttina, ma il Parma aveva bisogno di questo, vincere. Alla fine, l’ha spuntata la squadra più forte, venuta fuori alla distanza e legittimando i tre punti.

TABELLINO

PARMA – LECCE 2-0 

Marcatori: 57′ Iacoponi,  72′ Cornelius (P)

PARMA: Sepe; Darmian, Iacoponi, B. Alves, Gagliolo; Grassi (dal 77′ Scozzarella), Hernani (dal 84′ Gervinho), Kurtic; Kulusevski, Inglese (dal 70′ Cornelius), Kucka. A disp: Colombi, Alastra, Dermaku, Brugman, Laurini, Scozzarella, Siligardi, Gervinho, Sprocati, Pezzella. All: D’Aversa.

LECCE: Gabriel; Donati, Lucioni, Rossettini, Dell’Orco; Petriccione, Tachtsidis, Deiola (dal 87 Rispoli); Mancosu (dal 64′ Lapadula); Falco, Babacar (dal 78′ Vera). A disp: Vigorito, Chironi, Riccardi, Meccariello, Dubickas, Gallo, Maselli, Laraspata. All: Liverani.

Arbitro: Michael Fabbri della sezione di Ravenna.

Ammoniti: Hernani, Inglese, Alves, Darmian (P), Petriccione (L).

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